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Un’Alessandria bellissima ieri sera ha dato spettacolo, ha esaltato i suoi tifosi, ha strapazzato l’avversario 5-0 riprendendosi la quinta posizione in classifica. In coabitazione con la stessa Carrarese, per carità, però davanti per via degli scontri diretti: una vittoria per parte, ma 6 gol a 2. E da lì, buttare un occhio al 4° posto, 7 punti più su, costa poco.
Ma in una serata fantastica c’è anche una notizia negativa: il nuovo infortunio di Riccardo Cazzola, in allenamento, tegola sulla testa di una stagione per lui disgraziata. Il sito della società dice “lesione di secondo grado del gemello mediale del polpaccio destro, con tempi di recupero stimati in 70 giorni circa”. Cioè giugno, bene che vada. Stagione finita, come lo stesso Cazzola ha confermato ieri in tribuna, nell’intervallo.

LA PARTITA – Primo tempo devastante dei grigi. Calcio ‘champagne’, con una qualità che mai si vede in serie C, a nessuna latitudine. Senza ombra di dubbio né timor di smentita, il miglior primo tempo dell’era Di Masi, il migliore degli ultimi dieci, forse venti anni.
Non ricordo un primo tempo così esaltante, così brillante, così veloce, così bello, così divertente, così dominato, con così tante occasioni da rete, insomma, così ‘godoso’.
La Carrarese non ci ha capito niente e si è arresa, come ha confermato in sala stampa il tecnico Silvio Baldini, personaggio ‘pulito e originale’ che ha regalato anche preziose perle di saggezza sulla realtà attuale del mondo del calcio.
Questo l’ordine dei gol: 18′ Fischnaller, 26′ Chinellato (rigore), 28′ Fischnaller, 63′ Fischnaller, 69′ Bellazzini. Ovvero la prima tripletta in carriera dell’altoatesino, che si è preso il pallone, e il primo gol in grigio sia del centravanti che del trequartista mancino.

Ma c’è stato molto di più: un rigore sbagliato (40′ Bellazzini), una traversa di Chinellato, che si è pure mangiato altri due gol sotto porta, un’altra occasione in contropiede di Fischnaller. E un Alessio Sestu che sembrava Luis Figo dei tempi d’oro: l’esterno sta facendo una stagione buonissima, e partite come quella di ieri dicono che, quando sta bene, nulla c’entra con la categoria. E che dire di Sciacca schierato per la prima volta e sinistra, o della partita fantastica di Nicco o di quella egregia di tutti gli altri? Solo cose belle. Senza esaltarsi, perché la vittoria di ieri vale 3 punti e stop, e gli obiettivi da raggiungere sono ancora là, da prendere. Però la condizione della squadra, il rendimento dei giocatori, l’unità di intenti, la ‘testa giusta’ in ogni partita sono merito dell’allenatore Michele Marcolini e del suo staff, uomini che hanno dato una svolta importante alla stagione dell’Alessandria. Meno male. Ah, e se qualcuno non se ne fosse accorto, ieri sera mancava per squalifica un certo Pablo Gonzalez. Mica poco…

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.