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Si sono conclusi sul territorio provinciale gli incontri con i candidati alle prossime elezioni.

Ai rappresentanti dei maggiori schieramenti politici – Forza Italia, Lega Nord, Liberi e Uguali, Movimento 5 Stelle, PD –  sono state presentate le “cinque proposte a costo zero per i primi cento giorni di governo” contenute nel manifesto politico di Coldiretti. 

Il manifesto, presentato singolarmente a ciascuno schieramento politico, indica le prime cinque misure che il prossimo Governo può mettere in atto per riequilibrare la filiera agroalimentare. Al primo posto l’etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti agroalimentari. A seguire, la richiesta di istituire il ministero del cibo che accorpi risorse e funzioni del Mipaaf e quelle del Ministero per lo sviluppo economico relative all’agroalimentare. Il terzo punto la richiesta di semplificazione normativa e burocratica, il quarto punto è relativo al segreto di Stato sulle importazioni, che Coldiretti vorrebbe superato al fine di conoscere esiti di ispezioni e controlli, flussi commerciali internazionali e le loro destinazioni al mercato interno, quindi, e, infine, quella di una legge sui reati agroalimentari che sanzioni in maniera efficace frodi, contraffazioni e contrasti le infiltrazioni malavitose. 

Punti di interesse generale per tutta la società, non solo per il settore primario e quindi alla portata trasversale di tutti i candidati e partiti che stanno affrontando la campagna elettorale.

Portare avanti un impegno comune: è questo, infatti, il proposito della richiesta di sottoscrizione del manifesto politico di Coldiretti, una firma che vale un impegno sostanziale nella direzione del rafforzamento della sovranità alimentare dell’Italia in Europa e nel mondo.

“I candidati hanno dimostrato grande disponibilità, ma soprattutto condivisione delle battaglie che Coldiretti sta portando avanti da anni. – ha affermato il presidente provinciale Roberto Paravidino – Nonostante le loro diverse posizioni politiche, Coldiretti è riuscita a far convergere i candidati sui temi del futuro: cibo, agricoltura, trasparenza, ambiente, territorio”.

Non solo l’impegno a sottoscrivere l’impegno a favore delle cinque proposte, ma anche contro la ratifica del CETA e di altri analoghi accordi commerciali. In particolare sulla vicenda degli accordi internazionali è stato chiesto ai candidati l’impegno a sostenere la riapertura dei negoziati per più attente valutazioni sugli impatti economici, sociali e ambientali.
Una firma che non rappresenta un atto propagandistico elettorale, ma l’affermazione di un convincimento sentito verso il mondo agricolo, che nei fatti le diverse posizioni politiche hanno sempre sostenuto. L’attenzione e la sensibilità verso questi i temi rappresentano la base per far crescere l’Italia, per favorire la costruzione del bene comune, la conferma che stiamo lavorando insieme nella giusta direzione.

Hanno firmato e sottoscritto l’accordo Forza Italia, Lega Nord e PD mentre Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali hanno optato per una riflessione.

Coldiretti Alessandria augura un buon lavoro ai candidati che riusciranno a conquistare il ruolo di parlamentare, auspicando venga sempre garantita la giusta attenzione all’agricoltura, fondamento dell’economia italiana.