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Stagione disgraziata, stagione di grande sofferenza, quella del’Alessandria Calcio.
I numeri sono impietosi: 12 punti in 13 partite, con 2 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte, 12 gol fatti e 15 subìti, -10 in media inglese, -21 dalla vetta, -6 dalla zona playoff.
Davvero poca roba, per una squadra che vale (sito transfermarkt.it) quasi 7 milioni di € e ha costi di gestione da serie B. Ma è inutile ricordarlo ogni volta, cedendo alla tentazione di fare critiche sterili; la classifica piange, è misera-misera e vede la formazione grigia al quartultimo posto da sola, quindi in piena zona playout. E meno male che quest’anno, con le squadre ‘dispari’, non ci sarà retrocessione diretta ma si  faranno gli ‘spareggi-salvezza’ fra le ultime quattro. A questo punto l’avversario sarebbe il Gavorrano.

La bellissima vittoria di giovedì (4-0) sull’Olbia aveva illuso che la crisi fosse passata, considerata anche la discreta prova di Carrara, dove l’Alessandria aveva maturato un credito con la sorte. E ieri, contro la Lucchese, il credito è aumentato perché è girata proprio male. Però perché cambiare la squadra dopo una bella vittoria? Il turnover, a volte, non paga. Infatti l’Alessandria di Stellini ha sofferto a centrocampo, dove Gazzi e Branca non hanno replicato la buona prova di Cazzola e Ranieri e, a sinistra, Pastore è parso, di nuovo, ‘troppo leggero’ rispetto a Celjak e per la categoria.

LA PARTITA – Primo tempo imbarazzante dei Grigi. Approccio ‘tiepido’, sofferenza costante sul pressing avversario, fatica ad uscire e a creare gioco, tentativi velleitari verso la porta lucchese. E gol subìto al 30′ da Fanucchi, l’ex, che si smarca lentamente dentro l’area, Branca lo segue fino al limite poi abbandona, Casasola prova a chiudere ma non arriva e Agazzi pasticcia sul tiro rasoterra: 1-0. Reazione inconsistente e nervosismo in campo: l’arbitro si accanisce contro Marconi, tollera le provocazioni di Fanucchi, scorretto come sempre, ma per fortuna al 45′ dà ‘soltanto’ l’ammonizione a Branca, che ‘cammina’ sulla schiena di un avversario. Forse urgeva il cambio, ma Branca finirà la gara.
Nella ripresa molto meglio l’Alessandria, che prende campo e attacca. Al 51′ Marconi sbaglia un gol incredibile dal limite dell’area piccola (4 metri…): col portiere a terra gli  calcia addosso, anche se Albertoni compie un prodigio. Ma la porta era spalancata e la conclusione facile-facile… Entrano Bellomo e Fischnaller, i Grigi attaccano e la Lucchese si chiude. Da una ripartenza rossonera arriva un corner, e sulla battuta il raddoppio. E’ il 72′ e Maini infila il 2-0 dentro l’area piccola: sembra in offside ma Branca lo tiene in gioco, tardando a salire. Frittata fatta.
L’Alessandria non molla, Stellini nemmeno. Entrano Russini e Bunino ed è subito gol: al 77′ Bellomo ‘svirgola’ e la palla finisce sui piedi di ‘Fisch’ che fa il 2-1. Sembra in fuorigioco anche lui, ma pure qui, viste le immagini, ha ragione l’arbitro perché Maini lo tiene in gioco. Il finale è tutto grigio, entra anche Cazzola, la Lucchese non esce più dalla metà campo. All’82′ un bel diagonale destro di Bellomo, deviato da Albertoni, trova l’incrocio dei pali, al 94′ ancora Bellomo tira a colpo sicuro di sinistro, il portiere è battuto ma Merlonghi respinge tuffandosi sulla linea. Quelli dell’Alessandria chiedono il rigore, la panchina salta in aria, ma viste una dozzina di volte le immagini la sentenza è chiara: non-è-rigore. Il giocatore toscano colpisce con la spalla e resta un salvataggio sulla riga di porta. Sfortuna. L’Alessandria non meritava la sconfitta. Il migliore è stato Nicco.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.