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La musica è sempre stata presente, fondamentale direi, nel percorso professionale dell’attor nostro Massimo Bagliani, tanto da indurlo a scrivere un’opera dal titolo “Non toccatemi Rossini”, con l’intento di contribuire al ricordo della straordinaria figura del genio pesarese. Con lui, autore e interprete, ci sono la moglie Isabella Robotti, il tenore Andrea Bianchi e il baritono Alberto Bianchi e l’opera è attualmente in tournée, programmata per sabato 10 marzo al Teatro Municipale di Moncalvo (foto).

E nel ‘suo’ corso di recitazione di quest’anno….. è arrivato il balletto.
Non la musica impegnativa di Rossini, ovvio, ma quella famosa degli anni ’70.
Infatti nella 4^ edizione di “Facciamo teatro!”, sempre tre mercoledì al mese al Kristalli di Alessandria, Massimo, affiancato dall’onnipresente moglie Isabella, guida i suoi 32 allievi (fra vecchi e nuovi) a recitare e a ballare, grazie anche alla collaborazione di una brava ballerina e coreografa, Martina Pasino, che ha l’arduo compito di ‘sgrossare’ e ‘cadenzare’ le imbastite movenze degli aspiranti attori.
Che si divertono da matti, e quando si tratta di ballare ognuno andrebbe per i fatti suoi interpretando la musica a modo proprio; ma farlo tutti a tempo, facendo gli stessi movimenti… beh, è un’altra cosa. Se poi ci mettete costumi e parrucche…

Assistere ad una serata di prove ha qualcosa di affascinante, perché ognuno arriva dalla propria giornata, vestito a modo suo, con il suo modo di essere e i suoi problemi.
E lì si assiste alla metamorfosi: il lavoro del maestro di palcoscenico cerca di trasformare gli allievi in personaggi, regalando loro insegnamenti che poi, finita l’esperienza teatrale, serviranno anche nella vita, aiutando a conoscere e a migliorare sé stessi.

Come al solito il corso sfocerà nel ‘saggio finale’ di giugno e il programma è davvero brillante: galleggiando sulle note dei Doobie Brothers e di Minnie Minoprio si passa dai ‘luoghi comuni nella sala d’attesa di una stazione’ alle scene di “Harry ti presento Sally”, toccando ‘la poesia’, ‘le civetterie di tre sorelle-zitelle genovesi’ e ‘i mesti ricordi di due vedovi che si incontrano al cimitero sulle tombe delle loro defunte consorti’.
Programma vario e divertente assai, che diventa esilarante con la complicità, un po’ involontaria e un po’ no, degli aspiranti-attori: chi si mangia le parole, chi parla in falsetto, chi si muove e sembra fermo, chi si nasconde, chi grida, chi parla sottovoce, senza dimenticare la veterana e simpatica versione femminile di Mr. Magoo.

Mercoledì scorso è stato solo un assaggio, ma tornerò alle prove del corso e vi racconterò gli sviluppi, in attesa dell’esplosione finale del ‘saggio’, in cui ognuno darà il meglio di sé.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.