dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

Il 5 maggio prossimo la Biblioteca Civica Giovanni Canna proseguirà la sperimentazione dell’apertura anche il sabato pomeriggio (dalle 14 alle 18). Dopo il notevole successo riscontrato dall’orario continuato (dalle 9 alle 18) nelle giornate di mercoledì e giovedì, sia per le presenze in Sala Studio sia per il numero di prestiti, la Biblioteca prova quindi ad estendere ulteriormente, in via sperimentale, i tempi di apertura, questa volta in un orario assolutamente inedito: il sabato pomeriggio, una volta al mese.

Il 5 maggio sarà possibile restituire e prendere in prestito i libri a scaffale aperto (narrativa contemporanea, guide turistiche, libri in lingua straniera), i CD e DVD, e consultare nella Sala di lettura aperta (Sala degli Stucchi) libri, quotidiani e riviste.

Nella stessa giornata si svolgerà anche l’ormai tradizionale visita guidata gratuita. Dalle 15 alle 17 (prenotazione obbligatoria), sarà possibile visitare ciò che solitamente della Biblioteca non si vede, come ad esempio i magazzini con i loro 350.000 volumi, e conoscere meglio l’ingente e variegato patrimonio della seconda Biblioteca Civica del Piemonte.

Anche chi vi si reca abitualmente può vedere solo una minima parte di questo straordinario patrimonio: la biblioteca è come un iceberg, chi entra per il prestito di un libro o per passare qualche ora in sala studio non ha accesso al vastissimo deposito-magazzino dei libri né, tantomeno, alle sale che custodiscono documenti e volumi spesso rari e preziosi, come gli incunaboli e le cinquecentine che rappresentano uno dei “tesori” più importanti e culturalmente rilevanti dell’istituzione (più di 1.000 gli esemplari conservati).

A Palazzo Langosco è custodito anche l’ingente patrimonio dell’Archivio Storico Comunale, ricco di preziosi documenti, indispensabili per ricostruire la storia della Città: tra questi, documenti, mappe, stampe di valore artistico e storico e di grande interesse “visivo” per chi ama la storia della città e del casalese. E poi c’è, appunto, Palazzo Langosco, dimora settecentesca, ex sede del Senato casalese, che si amalgama con il grande complesso di Santa Croce, ex convento degli Agostiniani. Nel corso della visita sarà possibile ammirare oltre al pregevole scalone d’onore a due rampe, opera di Giovan Battista Borra, le preziose sovraporte del pittore veronese Francesco Lorenzi, alcuni affreschi e, da una prospettiva del tutto inedita, gli affreschi del Salone del Senato che costituisce l’odierno ingresso della Biblioteca.

Nicolò Grattarola

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"