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Imposta fiscale in calo rispetto al 2014 per tutti coloro che intendono acquistare la prima casa con il Decreto Legislativo 23/2011

Il momento migliore per i tassi più vantaggiosi resta quello tra febbraio e marzo

casetta-soldiImposta fiscale in calo rispetto al 2014 per tutti coloro che intendono acquistare la prima casa. È questa la buona notizia tanto attesa per il mercato della compravendita immobiliare, confermata dal cambiamento dell’imposta fiscale dal 3% al 2%. Il tutto è stato reso possibile grazie all’attuazione del Decreto Legislativo 23/2011, attivo dai primi mesi di quest’anno (anche se approvato quattro anni fa, in data 7 aprile 2011), che riduce da cinque a due l’applicazione delle aliquote per l’imposta di registro. Il provvedimento attuale (catalogato come Federalismo Fiscale Municipale dalla nostra Costituzione) riguarderà esclusivamente i trasferimenti che abbiano come oggetto fabbricati ad uso abitativo, posti sotto le condizioni favorevoli ad usufruire dell’agevolazione prima casa (ad esclusione delle specifiche categorie catastali denominate A1, A8 e A9), mentre per tutte le altre tipologie di trasferimenti immobiliari bisognerà continuare a versare allo Stato l’aliquota ordinaria del 9%. Il Decreto vigente dispone inoltre  un’imposta di registro dovuta in una misura proporzionale non inferiore ai 1.000 euro in caso di trasferimenti immobiliari a titolo oneroso. Un vantaggio economico attuato e varato tra l’ultimo semestre del 2014 e i primi mesi del 2015 per sbloccare il mercato immobiliare, fermo da diversi anni e con i conti costantemente in rosso. Il tutto senza dimenticare la crisi economica e le difficoltà delle banche europee. A tal proposito l’Italia ha visto un netto abbassamento dello spread nell’ultimo anno e mezzo, che ha modificato inesorabilmente il tasso delle diverse aliquote. Dal 3% di fine 2013 si è passati a tassi di minor valore (tra il 2,5 e il 2,6%), pressoché identici a quelli che si sono nuovamente attestati negli ultimi mesi. Per sbloccare il mercato è entrato in vigore anche il Decreto Legge 104/2013 per i trasferimenti immobiliari, che porta l’introduzione delle imposte ipotecarie e catastali con misura fissa di 50 euro (rispetto ai 168 dei mesi scorsi) per gli atti con imposta di registro in misura proporzionale del 2%, con niente di dovuto a titolo di tributi, tasse ipotecarie o bollo. L’ipotesi di un tasso variabile odierno al 2,2% a Euribor costante permette al cliente di sfruttare per intero la detrazione già dal primo anno se il finanziamento è inferiore a 180mila euro. In caso di tasso fisso al 3,3%, la detrazione è ottimizzata per importi fino a 130mila euro. Per quanto riguarda i mutui bancari il momento migliore per i tassi più vantaggiosi resta quello tra febbraio e marzo, per poi attendere fino ai mesi estivi per l’eventuale erogazione. Ad ogni modo per ottenere il premio è necessario richiedere il mutuo entro il 30 aprile prossimo e stipulare l’atto entro il 30 ottobre 2015.

Luca Piana

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Cosa dice la legge di stabilità

L’approvazione della Legge di Stabilità italiana da parte della Commissione Europea rilancia ulteriormente il mercato immobiliare e le varie spese sulla casa, già visionate e valutate dai cittadini con lo Sblocca Italia dello scorso anno. Il decreto in vigore ha liberalizzato alcuni lavori interni – accorpamento o suddivisione di più immobili – per i quali in precedenza era necessario pagare gli oneri di urbanizzazione e presentare la Scia. Dal 2015 basterà presentare la Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata da un tecnico) e non dovranno più essere versati oneri di costruzione e urbanizzazione al Comune, in quanto si passa da interventi di ristrutturazione a semplice manutenzione straordinaria. Confermati anche i bonus mobili per altri dodici mesi, grazie alla proroga dell’aliquota al 50% che ha già favorito lavori di ristrutturazione. L’agevolazione permette inoltre di usufruire della stessa detrazione per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici con un tetto massimo di spesa di 10.000 euro per immobile, e riguarda anche i cittadini che hanno effettuato lavori in passato (a partire dal 26 giugno 2012, da quanto è stata rialzata l’aliquota ordinariamente prevista al 36%). Burocrazie snellite anche in ambito ecologico e sociale. L’aliquota resta maggiorata al 65% anche nel 2015 per i lavori di risparmio energetico. In questo settore sarà possibile godere di agevolazioni per gli impianti con caldaie a pellett e l’acquisto agevolato di elementi oscuranti. Su queste due nuove possibilità mancano ancora norme di chiarimento definitive.
Luca Piana

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