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Se si osserva attentamente una ripresa televisiva aerea, non è difficile notare come molte delle abitazioni delle nostre città siano provviste di una terrazza al posto del tradizionale tetto: un privilegio non indifferente, soprattutto per chi ama il sole e può ritagliarsi, non solo d’estate, una piccola oasi lontano dal traffico e dell’inquinamento acustico. Le controindicazioni, però, sono rappresentate dal fatto che il rivestimento di queste terrazze è formato da una guaina impermeabilizzante soggetta ad usura ogni 10/15 anni, a causa dei vari agenti atmosferici: senza un’adeguata manutenzione, il rischio di infiltrazioni nelle abitazioni sottostanti è pressochè sicuro.
Nel momento in cui si decide per il rifacimento, occorre innanzitutto rimuovere il pavimento esistente, accertarsi che non ci siano altri fattori che contribuiscano alla formazione di altre perdite e procedere infine con la relativa sostituzione della guaina rovinata.
Per ottenere una buona impermeabilizzazione, però, è fondamentale individuare sempre i punti critici in cui, eventualmente, si possono riformare in breve tempo varie infiltrazioni: occorre prestare sempre molta attenzione, perciò, alle zone in corrispondenza dei raccordi tra i teli oppure a quelle in prossimità delle aperture di deflusso delle acque, perché le variazioni termiche possono essere causa di fessurazioni.

Gianmaria Zanier

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