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Sarà il prof. Fulvio Cervini, docente all’università di Firenze, il relatore del terzo appuntamento di ‘Inventario Medievale’, previsto per lunedì 24 febbraio alle 16,30 a Palatium Vetus, sede della Fondazione CRAL; il tema, particolarmente intrigante, sarà “Costruire (e frammentare) un’identità: arte ad Alessandria 1170-1400”. Cervini si soffermerà sulla parabola dell’arte medievale in città, un tema poco frequentato ma ricco di fascino e interesse. Alessandria è una delle poche città medievali italiane a non avere un’origine romana, e uno dei pochi centri sorti nel XII secolo con dichiarate ambizioni urbane (tanto che divenne presto sede vescovile e fu subito assediata dal Barbarossa). Essa dovette quindi costruirsi non solo una fisionomia di città, ma anche una cultura architettonica e figurativa che fin dalle origini si caratterizzava per un forte policentrismo, orientato soprattutto verso Milano e Genova, ma attento a elaborare soluzioni peculiari e originali. Un processo che si sviluppa fino a tutto il Quattrocento, e definisce una sorta di “via alessandrina” al “gotico di pianura”, evidenziandone la funzione di cerniera tra diversi orientamenti culturali.
Il relatore, Fulvio Cervini, nato a Sanremo nel 1964, insegna Storia dell’arte medievale e Tutela dei beni culturali all’Università di Firenze, dove dirige anche la Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici. Si è formato nelle Università di Firenze e Roma “la Sapienza”, e alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ma anche e soprattutto sul campo: prima come giornalista, insegnante, precario dei beni culturali; quindi, dal 1999 al 2005, come funzionario storico dell’arte presso la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, dove si è occupato di tutela territoriale nelle province di Alessandria e Verbania e ha diretto l’Armeria Reale di Torino. (r.b.)

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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