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Il Premio Acqui Storia, giunto quest’anno alla 52° edizione, rappresenta uno degli appuntamenti culturali più attesi dell’anno, non solo in Italia.
Alla luce dell’interesse dimostrato, nelle edizioni precedenti, da Autori ed Editori, alla partecipazione del Premio al Salone Internazionale del Libro di Torino, quest’anno la 52° edizione dell’Acqui Storia verrà nuovamente presentata con uno spazio interamente dedicato al Premio, inserito nel folto calendario del Salone del Libro, che avrà luogo dal 9 al 13 maggio presso il Lingotto Fiere di Torino.
L’appuntamento a calendario, che coinvolgerà il Premio Acqui Storia, in occasione del Salone del Libro, prevede l’incontro con  la Medaglia d’oro M.llo Antonio Brunetti che presenterà il suo volume “I 31 uomini del Generale. Un maresciallo dei Carabinieri con Dalla Chiesa contro le Brigate Rosse” presso la Sala Argento venerdì 10 maggio alle ore 13,00. L’Assessore alla Cultura del Comune di Acqui Terme, l’Avv. Alessandra Terzolo, dopo una breve presentazione del Premio Acqui Storia, premio storico letterario organizzato, insieme al Premio Acqui Ambiente, dal Comune di Acqui Terme, introdurrà l’Autore che verrà intervistato dal dott. Danilo Poggio, giornalista professionista che collabora per le pagine sociali, economiche e culturali del quotidiano nazionale Avvenire, Membro del Comitato scientifico del Master in Comunicazioni sociali della facoltà teologica dell’Italia settentrionale, sede di Torino e direttore editoriale di GRP televisione, storica emittente televisiva piemontese. Interverrà all’incontro il Prof. Giuseppe Parlato, giurato del Premio Acqui Storia per la sezione “Storico Scientifica”.
L’opera del Maresciallo Brunetti focalizza l’attenzione sulla storia professionale, umana ma soprattutto morale degli uomini che nell’ora più buia della nostra Repubblica seppero ergersi, a lato del Generale Dalla Chiesa a difesa delle nostre Istituzioni, crudelmente colpite dall’azione criminosa del brigatismo e dall’eversione di ogni colore politico. E’ da considerarsi come una sincera e appassionata ricostruzione degli eventi di cronaca che portarono, nel silenzio imposto dal Dovere e nella dedizione professionale di tanti, alla sconfitta delle BR: la coraggiosa scelta di utilizzare metodi investigativi all’avanguardia, il costante approfondimento dei profili psicologico-comportamentali dei terroristi e il muto ma lacerante dolore per i colleghi caduti e le loro famiglie, private ingiustamente dell’affetto dei loro Cari, accompagnano il lettore nella conoscenza di un epopea che poche, fra le nazioni occidentali, hanno conosciuto davvero nel secondo dopoguerra. Questo libro deve comunque intendersi soprattutto come doveroso tributo di ammirazione e riconoscenza verso quei Servitori dello Stato che, di fronte a mille pericoli, talvolta incomprensioni o addirittura ingiuste minimizzazioni della crudele antisocialità brigatista, seppero portare all’Arma dei Carabinieri il merito di aver riaffermato il Principio Supremo per cui la convivenza umana può dirsi veramente libera e civile unicamente in quanto il Diritto  vincerà sempre sul delitto.
Il Maresciallo dei Carabinieri Antonio Brunetti fu scelto dal Generale Dalla Chiesa per fare parte del famoso “gruppo dei 31 uomini del Generale”, la brigata segreta dei “senza volto” voluta da Dalla Chiesa per debellare il terrorismo. Brunetti era responsabile della zona della Liguria e basso Piemonte, esattamente dove era di stanza il nucleo principale delle Brigate Rosse. Ha partecipato a innumerevoli azioni nonché alla cattura di brigatisti famosi e insieme ai suoi colleghi, moltissimi uccisi in azione, ha debellato al comando dei suoi uomini e sotto l’alto comando del Generale Dalla Chiesa, il terrorismo in Italia. Il maresciallo Brunetti è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valore e di una seconda Medaglia d’Oro, voluta dal Presidente della Repubblica Mattarella, per Atti di Valore contro il terrorismo. Gli è stata conferita la Croce d’Oro ai benemeriti della Repubblica Italiana, e attualmente è l’unica doppia medaglia d’oro vivente.

Il Premio Acqui Storia è il più importante premio storico letterario, non solo italiano ma europeo. Consta di tre sezioni, ognuna con un premio di 6500 euro al libro e all’autore primo classificato: storico-scientifica, storico-divulgativa e, dal 2009, romanzo storico. Il premio prevede altre importanti sezioni: una intitolata “La Storia in tv” attribuito a trasmissioni televisive o a film a carattere storico-divulgativo, una intitolata “Premio speciale alla carriera”, istituita nel 2009, come il premio al romanzo storico.Il premio clou dell’Acqui Storia è dedicato ai “Testimoni del tempo”. Questo riconoscimento viene tradizionalmente assegnato a personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, della politica, della scienza che abbiano contribuito ad illustrare in modo significativo gli avvenimenti della storia e della società contemporanea degli ultimi cinquant’anni.
Grazie al sostegno concesso dalla Direzione Promozione della Cultura, Turismo e Sport della Regione Piemonte, che mette a disposizione il proprio spazio presso il padiglione del Salone, il Premio incontrerà Editori, Autori e quanti avranno desiderio di approfondire tale prestigiosa realtà che arricchisce il panorama culturale della Regione Piemonte, offrendo un copioso materiale informativo che documenta la sua storia.
Il bando della 52° edizione è disponibile sul sito www.acquistoria.it . Si ricorda che potranno concorrere al Premio le opere a stampa di autori italiani e stranieri pubblicate in Italia nel 2017, nel 2018 o nel 2019 su argomenti di storia dal XVIII secolo ad oggi per quanto riguarda le sezioni storico-scientifica e divulgativa, e su argomenti storici di qualsiasi epoca per quanto riguarda la sezione dedicata al romanzo storico. Le Case editrici possono inviare le opere concorrenti entro il 31 maggio 2019; fra queste i giurati individueranno entro il mese di luglio i 5 finalisti per ogni sezione e per l’autunno i vincitori delle tre sezioni a cui andrà un premio di 6500 euro cadauno. La manifestazione mette in gara pubblicazioni che affrontano tematiche di storia: possono concorrere sia romanzi storici che saggi scientifici, sia opere di taglio maggiormente divulgativo, di autori italiani e stranieri.
Il Premio Acqui Storia continua ad essere sostenuto dagli enti promotori: la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, massimo ente finanziatore del premio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, la Regione Piemonte, il Comune di Acqui Terme, Assessorato alla Cultura, cui fa capo la concreta organizzazione della manifestazione.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"