Il significato di gender, di orientamento sessuale e di nuove famiglie e di come nel tempo il concetto stesso di famiglia sia cambiato e si sia evoluto. Questi i temi trattati sotto forma di dialogo tra alcuni studenti dell’Università di Torino che hanno collaborato al progetto degli incontri dal titolo “Mettere a fuoco”, e la filosofa Michela Marzano. Prendendo spunto dal suo ultimo libro intitolato “Papà, mamma e gender” l’autrice ha cercato di definire innanzitutto il significato di gender, termine che negli ultimi mesi è stato spesso al centro di accesi dibattiti e molte volte frainteso o non del tutto capito soprattutto per paura, ricollegandolo agli studi di genere, i quali si pongono la questione di capire come valorizzare l’uguaglianza di tutti e di tutte indipendentemente dalle differenze, sottolineando la necessità di non confondere il concetto di gender con i differenti orientamenti sessuali. La discussione si è in seguito soffermata sull’educazione gender nelle scuole e sul perché questo genere di educazione spaventi così tanto e cosa realmente significhi insegnare il gender ai bambini e ai ragazzi. Come spiegato dall’autrice, dietro questa polemica al gender c’è un attacco al tentativo di voler portare nelle scuole questo argomento, il cui scopo è semplicemente quello di contrastare fenomeni di discriminazione e bullismo e di educare all’accettazione delle differenze. Dal rapporto che la Chiesa ha con l’argomento alla legge sulle Unioni Civili da poco approvata, l’autrice spiega come è stato il suo approccio nello scrivere questo libro, il quale è nato proprio dal racconto di un evento che l’ha attraversata in prima persona, ma che ha costruito anche basandosi sul suo punto di vista da “cattolica”, citando spesso passi del Vangelo attraverso i quali si può capire come il concetto di sessualità si sia evoluto anche nella religione a modo per dialogare con l’altra persona e non solo finalizzata alla procreazione.
Federica Riccardi