dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

Un’associazione nata per l’intregrazione dei giovani

Matteo e Claudio Mussi i fautori del progetto

Radiosalaprove---Matteo-Mussi-(1)Matteo Mussi e suo padre Claudio li avevo già visti un anno fa in televisione, nel corso di un servizio trasmesso a “Dribbling”: si trattava, in sostanza, della storia di un ragazzo non vedente dalla nascita che si reca ogni 15 giorni allo stadio ‘Meazza’ di Milano, per farsi raccontare dal padre seduto accanto a lui la partita giocata dalla sua amata Inter.
Ma racchiudere in questo pur toccante aneddoto la vita di Matteo sarebbe quanto mai riduttivo ed è lo stesso papà Claudio a voler giustamente puntualizzare: “Purtoppo, ho dovuto constatare di persona come nelle scuole si parli tanto di integrazione, ma poi, al lato pratico… Tanto che, tre mesi fa, ho deciso di ritirare Matteo dalla scuola perché alla fine veniva sempre emarginato. Però il ragazzo, sin dall’età di 9/10 anni, è andato alla scuola di canto e batteria e ho sempre constatato come nei saggi di fine anno la situazione fosse ben diversa: gli altri ragazzi si dimenticavano che Matteo era non vedente e lui si dimostrava sereno, divertito e tranquillo. Così ci è venuto in mente di istituire l’Associazione di Radiosalaprove---Matteo-Mussi-(3)Volontariato Onlus Radiosalaprove, basata sull’integrazione dei ragazzi. Abbiamo iniziato questa avventura da 3 anni, con risultati molto confortanti: Matteo ha fondato i ‘Name less’, un gruppo in cui lui fa il cantante e a volte suona anche la batteria. I ragazzi hanno suonato in varie manifestazioni promosse dai commercianti, come la Festa dei Fiori o del Borgo. Certo non è semplice facile essere presenti in determinate manifestazioni… Troppe volte mi sono sentito dire: ‘Signor Mussi, lei che fa tutto gratis, ha voglia di far venire a suonare i ragazzi?’ Solo che dietro a questo progetto ci sono tanti costi: la S.I.A.E., gli spostamenti, ecc. Certo, il mio obiettivo è far socializzare e divertire i ragazzi: però, se ricevessi qualche aiuto in più dai commercianti, tutto sarebbe meno faticoso. Come, ad esempio, ha fatto l’Alessandria Calcio, che ha messo a disposizione lo stadio ‘Moccagatta’ per fare la partita tra Radiosalaprove e Inter Club Alessandria, in cui sono stati raccolti fondi per costruire delle strutture dedicate alla Pet Therapy, una disciplina clinico-riabilitativa che ha l’animale come stimolo emozionale: ad Alessandria non c’è ancora, ma Matteo l’ha già sperimentata da piccolo, con ottimi risultati, al centro ‘Hollman’ di Cannero Riviera (per tutti gli aggiornamenti, consultate il sito www.radiosalaprove.it). La vita non è mai semplice, ma basta saperla vivere: se uno la affronta con il sorriso e la positività, riesce ad andare avanti e fare tante cose utili e divertenti”.

Gianmaria Zanier

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x