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Che all’Alessandria mancasse ancora qualcosa per il salto immediato in Serie B l’avevamo detto in tempi non sospetti: da qui però a non essere riusciti nemmeno a giocarsi i play-off ce ne passa…. Alla fine dei 90 minuti disputati contro il Venezia (peraltro quasi incredibili, con due pali, una traversa e un gol subìto su autorete), tra i tifosi, i giornalisti e gli addetti ai lavori predominavano sentimenti contrastanti. C’è chi ci ha sperato fino all’ultimo istante, chi ha ricordato come sia stato errato arrivare a giocarsi tutto all’ultima partita, chi era consapevole del fatto che l’eventuale sfida successiva disputata probabilmente a Benevento sarebbe stata comunque a dir poco proibitiva, chi si lamentava di un gioco mai totalmente convincente e chi, inevitabilmente, ha rispolverato la questione legata a Guazzo. Tutte ragioni plausibili e che probabilmente hanno contibuito, insieme a tante altre, al mancato raggiungimento dell’obiettivo. In sala-stampa, Mister D’angelo si è “assunto tutta la responsabilità”, sottolinenando come la società anche quest’anno abbia “fatto davvero tutto il possibile” per mettere nelle migliori condizioni i giocatori (“sempre totalmente disponibili a seguire i miei dettami tattici”). Come era già successo dopo la sconfitta interna con il Como, ci ha nuovamente “messo la faccia” Riccardo Taddei, entrato a gara in corso forse troppo tardi. Anche il rifinitore toscano è apparso, ovviamente, visibilmente amareggiato: “In questo momento, mi sento soltanto di chiedere scusa a nome di tutti i miei compagni a chi ha creduto in un sogno, poi svanito come nessuno avrebbe immaginato. Le scuse sono per il mancato raggiungimento dell’obiettivo, non certo per la professionalità che ci abbiamo messo fino all’ultimo momento”.

Gianmaria Zanier

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