dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

Secondo uno studio condotto dalla Nasa (lente spaziale americano) gli amminoacidi; ossia i mattoni molecolari di ogni organismo vivente; avrebbero origine extraterreste. Sarebbero stati portati sulla Terra da qualche pianetino o cometa. Lipotesi non è nuova; ma sta raccogliendo sempre più credito negli ambienti s scientifici. Unaltra più antica vedrebbe un ambiente terrestre iniziale detto brodo primordiale dove la vita si sarebbe formata per combinazioni casuale. Cera anche una terza ipotesi che prospettava la stessa cosa; ma non in un mare primitivo; ma in un più denso fango primordiale. Gli amminoacidi sono i componenti essenziali delle proteine che sono le componenti essenziali degli organismi viventi. Si tratta di molecole elicoidali di due tipi; sinistrorsi e destrorsi. Sulla Terra sono del primo tipo. Pare che gli amminoacidi sinistrorsi prevalgano in tutto luniverso e qualcuno di questi (lisovalina) è stato trovato anche allinterno di meteoriti carboniosi caduti sulla Terra. Una domanda resta insoluta. Perché tra queste molecole fondamentali sono prevalse le sinistrorse? Quelle destrorse che fine hanno fatto? Quando si parla di vita extraterrestre il pensiero va però più in là di semplici costruzioni molecolari. Non facciamoci illusioni. Secondo lastrofisico Howard Smith; dell Università di Harvard; la probabilità che esistano esseri alieni paragonabili a quelli umani è nulla. Dei circa 500 pianeti extrasolari; ossia orbitanti attorno a stelle diverse dal Sole e lontani da noi decine di anni luce; nessuno ha un ambiente favorevole alla vita.In unintervista concessa pochi giorni fa lanziano professore ha sostenuto che le condizioni ambientali della nostra Terra sono uniche. In ogni caso anche se dovesse esserci su quei lontani pianeti una qualche realtà simile alla nostra sarebbe impossibile una comunicazione . Una speranza di contatto – ha detto Smith sarebbe limitata una piccola bolla di spazio di 1250 anni luce dal nostro pianeta in cui sarebbero possibili scambi di segnali tra noi e gli eventuali alieni; ma per comunicazioni del genere ci vorranno decenni o secoli. La maggioranza degli scienziati tuttavia non è daccordo. Alla Nasa si aspettano altri dati dal satellite Kepler lanciato il 7 marzo 2009 con lo scopo di trovare pianeti lontani. Con la sua telecamera di 95 megapixel continua a cercare nello spazio.Il suo occhio è così potente che se lo puntasse sulla Terra potrebbe individuare una persona. Lui però guarda ad altro; sta analizzando 100.000 stelle intorno a noi. Smentirà il professor Smith?

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x