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Negli anni (a partire dal 2003) ho visto diverse volte Caparezza dal vivo, e posso affermare che,di volta in volta è sempre cresciuto ed ora il livello dei suoi live ora ha toccato livelli altissimi.
Tutta la scaletta dell’intero concerto gira intorno al tema fondamentale del suo ultimo disco: le opere d’arte,e per tutta la serata è un susseguirsi di scenette che trasformano il palco di Arena Derthona in un piccolo museo a cielo aperto.
Caparezza parte subito forte,scegliendo di aprire il concerto con “Mica Van Gogh”,vera cazone-opera d’arte del suo ultimo cd,che fa il confronto tra Van Gogh e un giovane qualsiasi dei nostri tempi,dimostrando che i veri pazzi siamo noi e non l’esuberante pittore olandese,toccando quei temi social(i) tanto cari all’energico “Capa”.
Per tutta la sera il concerto scorre veloce tra un travestimento ed un altro,e non è solo lui a cambiarsi d’abito per rendere più reali e coinvolgenti le sue canzoni,ma è tutta la band e tutto lo staff di Museica a vestirsi a tema in ogni canzone.Per questo motivo,e per la bellezza della musica e dei testi, è impossible annoiarsi un solo secondo nelle due ore e più di concerto.
Chi conosce Caparezza sa bene che nei suoi testi,oltre ai temi dell’arte,si ritrovano sempre riferimenti alla “questione sociale”,e anche se in forma minore rispetto al passato i temi politici sono ben presenti durante tutta la serata,con canzoni come “Sogno eretico”,”Vengo dalla Luna”, “Vieni a ballare in Puglia” e “Good bye Malinconia”,quest’ultimo scelto come pezzo finale,mentre sullo sfondo scorrono le immagini di giovani ragazzi meridionali che con la morte nel cuore abbandonano le soleggiate periferie meridionali per trasferirsi nelle nebbiose ed affollate metropoli del nord Italia in cerca di un impiego che gli restituisca la dignità che ogni essere umano che si rispetti merita di avere.
Tutto il concerto è un concentrato di energia pura e una volta iniziato si spera non finisca mai, e questo è merito dell’indiscussa bravura di Caparezza di coinvolgere il pubblico facendolo sentire parte integrante dello show.
Credo che al momento in Italia non vi sia altro artista in grado di offrire uno spettacolo così entusiasmante e coinvolgente come quello visto all’Arena Derthona.
Lunga vita a Caparezza!

Davide Ravan

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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