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Nei prossimi giorni in alcune scuole della Provincia verrà proposto un percorso didattico su un tema difficile e complicato da affrontare per dei giovani studenti; quello del fine vita e delle malattie terminali.

L’idea di proporre questo percorso didattico agli studenti della provincia nasce dagli esiti di una ricerca scientifica condotta presso le ASL piemontesi proprio sul tema del fine vita.

La ricerca; condotta sulle storie cliniche di oltre 2.000 malati terminali; ha evidenziato che il 50 per cento dei malati non era informato della diagnosi e solo il 16 per cento conosceva la prognosi infausta. Tuttavia proprio la conoscenza della diagnosi e della prognosi è indispensabile per offrire al malato la possibilità di decidere autonomamente quali cure e quali percorsi terapeutici accettare. Proprio tra i malati consapevoli della prognosi infausta si sono infatti registrati più numerosi i casi di rifiuto di interventi di prolungamento della vita e dall’altro la volontà di restare a casa anche al momento del decesso. Nel contempo ai parenti dei malati si sono evitate decisioni spesso angosciose e dolorose.

Tra le conclusioni della ricerca vi è dunque la necessità di avviare capillari percorsi di conoscenza delle malattie terminali e delle problematiche del fine vita che devono coinvolgere anche l’ambito scolastico.

Di qui è nata l’idea dell’Associazione Fulvio Minetti (che si occupa di cure palliative) e dell’Associazione musicale Allegro Molto di predisporre il percorso didattico che a inizio marzo verrà proposto ad alcune scuole superiori dei Comuni di Alessandria; Casale Monferrato; Novi Ligure; Ovada e Tortona. Il progetto è stato subito condiviso e patrocinato dalla Provincia di Alessandria e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Il percorso didattico si svolgerà in tre fasi: dapprima la somministrazione di un questionario agli studenti; quindi la visione di un cortometraggio di pittura animata e un incontro con uno psicologo dell’Associazione Minetti; e infine un ulteriore questionario per verificare le modificazioni nella percezione del problema fine vita.

E’ proprio il cortometraggio a porsi come asse centrale del percorso didattico: il filmato; realizzato dalla disegnatrice Giorgia Scioratto su soggetto di Giorgio Penotti; si ispira al racconto zen UNA PARABOLA che narra la vicenda di un uomo il quale; in bilico sul ciglio di un burrone; prima di cadere e diventare pasto per una tigre; trova il tempo di assaporare una fragola e di apprezzarne la dolcezza. Di qui si dipanerà la riflessione sul concetto di fine vita supportato come detto dalla presenza di uno psicologo che orienterà e coordinerà la riflessione.

Al termine del percorso; dopo la somministrazione del secondo questionario; i risultati verranno naturalmente resi pubblici per stimolare ulteriormente il dibattito sul tema

“Qualcuno forse si sorprenderà per la nostra decisione di proporre a dei giovani un tema tanto impegnativo; tragico e scioccante come il fine vita. – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Sociali della provincia di Alessandria Maria Grazia Morando – In realtà sono stati proprio gli esiti della ricerca condotta in Regione ad averci convinti della bontà dell’idea propostaci dall’Associazione Fulvio Minetti.

Siamo infatti convinti che la consapevolezza; e la libera scelta del malato; siano tra i capisaldi di una corretta politica sanitaria. E’ solo attraverso la consapevolezza e la conoscenza che si può mettere in moto una politica di prevenzione che è spesso la più importante “cura” anche per le patologie più gravi. Come Provincia abbiamo lavorato sempre in questa direzione; e siamo convinti che proprio la scuola possa essere uno dei più importanti veicoli per diffondere la cultura della prevenzione e della consapevolezza della malattia. Questa iniziativa; supportata anche da un prodotto didattico suggestivo e raffinato come il cortometraggio prodotto da Giorgia Scioratto e Giorgio Penotti rappresenta dunque un altro importante tassello della nostra attività di politica sanitaria e di cultura della prevenzione rivolta alle scuole a ai giovani della Provincia”.

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