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Mentre i fratelli Ramones scuotevano New York a colpi di basso e batteria dall’ altra parte del Mondo; più precisamente a Milano; schiere di giovani appassionati di rock agitavaNO la chioma a tempo di Blitzkrieg Bop: il movimento Metal si diffuse proprio in quegli irrequieti anni di fine Settanta.
Le star del rock e dell’ heavy metal stavano rapidamente scalando l’ Olimpo degli Dei della Musica con energiche e coinvolgenti performance live che; unite ad un look aggressivo e ribelle affascinavano i teenager italiani totalmente estranei a personaggi del calibro di Gene Simmons; linguacciuto bassista dei Kiss.
In un periodo di forte appartenenza identitaria i Metallari si distinguono dai loro coetanei per il loro distacco dalla politica: reagiscono con indifferenza alle manifestazioni; e all’ attivismo preferiscono il pub pertanto non sono accomunabili ai giovani dei centri sociali; si distinguno anche dai paninari; la moda e la gommina non fanno per loro: jeans stretti; maglietta del gruppo e capelli lunghi sono molto più rock.
L’ occupazione principale di un giovane metallaro era godersi la vita; cercando di imitare i comportamenti degli idoli internazionali: donne; alcol; droghe; Harley-Davidson ed eccessi di ogni tipo; ma anche tanta musica di qualità; unico vero amore di questi seguaci in pelle e borchie: in quegli anni si moltiplicano le band amatoriali favorendo lo sviluppo della sottocultura che sfocerà in un’ esplosione di club e locali dedicati ai live; come ad esempio il Rolling Stones; il Nautilus; il Rock Planet e l’ Odissea 2001.
Il momento più alto della storia metal italiana venne toccato negli anni Ottanta; quando Milano ospitò i concerti delle grandi band internazionali: Iron Maiden; Kiss; Def Leppard; Motorhead e tanti altri: dalle piazze meneghine la passione per il rock era arrivata ai gradoni di San Siro.
I gruppi più in voga; oltre quelli sopracitati; sono i Judas Priest; i Black Sabbath del mitico Ozzy Osbourne;i Deep Purple; gli AC/DC; i Guns N’ Roses e molti altri; in ambito cinematografico questa subcultura sembra apprezzare molto il genere fantasy e l’ horror di Dario Argento.
La sottocultura metal rappresenta una costante del panorama nostrano ancora oggi;la cosa sorprendente è il mantenimento dei valori originali: il metal non si è mai “evoluto” in termini di usi e costumi; facendo del look essenziale e della sconfinata passione musicale le colonne portanti di questo movimento; ROCK’N ROLL NEVER DIE !

N.C.

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