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Mauro Mazza; Giuseppe Vacca; Giovanni Tassani; Giancarlo Mazzuca; LucianoFoglietta i vincitori della 45a edizione del Premio Acqui Storia. Bruno Vespa;Carlo Verdone; Maria Gabriella di Savoia; Paola Pitagora Testimoni del Tempo.
A Valerio Massimo Manfredi il Premio La Storia in TV. A Mario Cervi il Premioalla Carriera con la Medaglia Presidente della Repubblica.
Le Giurie del Premio Acqui Storia; riunitesi in Acqui Terme; hanno designato ivincitori della 45° edizione del Premio.
Il Premio Acqui Storia; nato nel 1969 per onorare il ricordo della “DivisioneAcqui” e i caduti di Cefalonia nel settembre 1943; è divenuto in questi ultimi anni unodei più importanti riconoscimenti europei nell’ambito della storiografia e del romanzo storico; ottenendo una grande visibilità internazionale e un importante rilancioscientifico e culturale.
Mauro Mazza; dal 2009 direttore di RAI 1; dopo aver guidato per sette anni ilTg2; con il volume L’albero del mondo; Fazi Editore; si aggiudica i 6500 euro delPremio nella sezione dedicata al romanzo storico. Siamo nell’autunno del 1942 e aWeimar c’è il raduno degli scrittori europei organizzato da Goebbels. Le sorti della guerra sono prossime a capovolgersi e questo romanzo storico di Mazza “legge” questocrepuscolo e i suoi segni attraverso un appuntamento di intellettuali; che in un passaggio difficile degli eventi bellici dovrebbe rilanciare idee e immagini del Nuovo OrdineEuropeo. Se tra i convenuti non mancano i duri e puri di sicura fede; sono tanti anche glispiriti inquieti. Tra essi il giovane studioso Giaime Pintor; germanista; traduttore di Rilke; collaboratore della Casa Editrice Einaudi; e lo scrittore Elio Vittorini; tra le penne piùvivaci ed anticonformiste del “fascismo di sinistra”.
Pintor e Vittorini hanno voluto essere presenti al Convegno perché alla rivoluzioneepocale nel segno del fascismo hanno creduto: ma la mente si interroga senza avererisposte. Non l’avranno da Drieu La Rochelle e Robert Brasillach; anche loro a Weimar;anche loro spiriti inquieti e dalle tante contraddizioni. Né; nella finzione del romanzo storico di Mazza; Pintor potrà averle da Ettore Maiorana; il genio della fisica che;scomparso all’improvviso dall’Italia; forse ha scelto la Germania nazista per i suoiesperimenti.
Intrecciando fiction; filosofia e storia questo romanzo sorprende per la capacità direstituirci la psicologia complessa e contraddittoria di due grandi intellettuali italiani e faluce ed interpreta episodi della vita di Pintor e Vittorini; che sono stati per decennioccultati e soltanto in un secondo tempo sono stati oggetto di un dibattito più aperto.
Giovanni Tassani con il volume Diplomatico tra due guerre. Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone ; Casa Editrice Le Lettere e Giuseppe Vaccacon il volume Vita e pensieri di Antonio Gramsci. 1926 – 1937; Einaudi siaggiudicano ex aequo il premio nella sezione storico-scientifica.
Giovanni Tassani è autore di vari studi e libri di storia italiana tra cui quelli suDossetti; De Gasperi; Scelba e Moro e di saggi illuminanti ed esaurienti sulla famigliaPaulucci di Calboli. Questo volume premiato si colloca all’incrocio di diversi generistoriografici: la biografia; la storia diplomatica; la storia politico-culturale. Ciò come riflesso dei differenti ruoli svolti dall’ambasciatore Paulucci di Calboli in decenni dicarriera diplomatica in anni cruciali della storia d’Italia. L’autore ricostruisce con stilebrillante e finezza interpretativa l’opera di Paulucci; basandosi su un’ampia ricercadocumentaria.
Giuseppe Vacca; storico del pensiero politico; ha dedicato a Gramsci moltistudi. Il volume con il quale si aggiudica ex aequo il Premio Acqui Storia è frutto di unlungo e appassionato esame della copiosa letteratura sul tema e di scavo documentariorigoroso; anche su fonti inedite: l’opera esamina la vita e i pensieri (assilli politici e personali compresi) di Antonio Gramsci; con particolare attenzione per il suo ultimodecennio e approda a giudizi equilibrati e a interrogativi acuti sulla meditazionegramsciana. Evidenzia altresì l’isolamento di Gramsci non solo per la carcerazione e la malattia ma anche a causa della Terza Internazione e degli orientamenti di Togliatti.
Giancarlo Mazzuca già direttore de “Il Resto del Carlino”; del “QuotidianoNazionale” e del “Giorno” è stato inviato speciale al “Corriere della Sera “; vicedirettorea “Fortune” e alla “Voce” di Montanelli; caporedattore del “Giornale”. Insieme aLuciano Foglietta; decano dei giornalisti romagnoli; viene premiato nella sezionestorico-divulgativa con il volume Sangue romagnolo. I compagni del Duce;Minerva Edizioni. Non sono i personaggi del libro di Mazzuca e Foglietta arappresentare la novità del volume. Bombacci è sicuramente il più conosciuto dei trementre Nanni ed Arpinati lo sono molto meno: in questo caso vengono analizzati in profondità gli assassinii di Arpinati e Nanni a Malacappa. Sangue Romagnolo analizzanel profondo l’animo e la mentalità di un popolo sanguigno; unico nel panorama italianoe critico nei confronti del regime che operò spesso scelte che compromisero la vita dei tre biografati. Attraverso l’esame di una mentalità ; di un modo di affrontare una vitasempre grama; spiega in modo esemplare le spinte che portavano ad un estremismopolitico frutto di una passione esistenziale che si nutriva delle idee intorno alle quali andava formandosi la visione del mondo del 900. Bombacci ; il fondatore del Partitocomunista italiano che morirà a fianco del Duce; è l’emblema di una Romagna noncompresa dal resto d’Italia.
Sabato 20 ottobre alle ore 18.00 presso il Teatro Ariston di Acqui Terme;Piazza Matteotti si terrà la cerimonia di premiazione della 45° edizione del PremioAcqui Storia. Sarà condotta da Elisa Isoardi e Franco Di Mare e sarà il culmine di unintenso programma di eventi; iniziati nella mattinata. Sul palco; oltre alla presenza dei vincitori delle tre sezioni; le personalità insignite dei premi speciali “Testimone delTempo”; “La Storia in TV”; Medaglia Presidente della Repubblica.

L’assegnazione del premio Testimone del Tempo 2012; che rappresenta ilmomento più prestigioso della manifestazione; vedrà calcare il palco del Teatro Aristonquattro figure di straordinario rilievo nel panorama culturale e artistico contemporaneo: Bruno Vespa; Carlo Verdone; Maria Gabriella di Savoia; Paola Pitagora.

Bruno Vespa; autorevole personalità del giornalismo scritto e di quello televisivoitaliano e internazionale; ha saputo proporre con “Porta a porta” lo stile di unainformazione televisiva puntuale; argomentata ed equilibrata; attraverso un confronto con l’attualità della politica e della cronaca che favorisse lo scambio anche polemico delleopinioni; senza però venir meno alle regole di un confronto civile; lontano dai toni urlatie dal settarismo. E laddove qualcuno degli ospiti abbia varcato i limiti della urbanità oabbia trinciato sentenze con toni aggressivi e faziosi; ha sempre saputo richiamarlo conla pacata o; se necessario; ferma autorevolezza di sperimentato conduttore.
Come giornalista e come storico; illustrando in modo documentato e problematico; macon un taglio amabilmente divulgativo gli scenari più cruciali dell’Italia del Novecento;ha portato un contributo efficace alla ricostruzione obiettiva del nostro passato e quandosi è impegnato nel mettere a fuoco uomini ed eventi della Prima e della SecondaRepubblica; ha saputo raccontare con intelligenza; vivacità e curiosità di spirito; l’Italiapolitica nei suoi cambiamenti anche tumultuosi; nei suoi nodi irrisolti; nelle sue eternecontraddizioni.
Carlo Verdone; nella sua carriera; ormai più che trentennale; di attore e di regista;è riuscito a rinnovare la commedia all’italiana; tenendo conto dei cambiamenti avvenutinel costume nazionale ma anche delle caratteristiche che si ripropongono; vischiose e vistose; al pari di veri e propri modelli; ancorché non esemplari. Così ha saputo dar vitaad una galleria di “tipi” ritagliati su mode e modi; tic e tabù; di un’Italia popolare opiccolo-borghese; alfabetizzata in modo precipitoso dalla modernizzazione; dalconsumismo; dall’influenza dei mass-media; dunque rimasta fondamentalmente analfabeta nei comportamenti; nei sentimenti; nelle confuse aspirazioni; e che trovanell’arte di arrangiarsi; anche con la coscienza; un meccanismo per sopravvivere; senzafare e senza farsi troppo male.
Verdone ha inventato una comicità che costeggia la satira negli umori acri e nellaenfatizzazione graffiante dei caratteri; ma della satira ha anche la vocazione volta arappresentare l’eterna commedia umana; con un retrogusto morale; ma non didascalico; che in particolare emerge nella vasta tipologia di individui goffi; malinconici;ipocondriaci; stressati e stressanti che costituiscono il più significativo contrassegno diuna vasta e colorita galleria di ritratti.
S. A. R. Maria Gabriella di Savoia ha vissuto la drammaticità della storia daquando; nel settembre 1943; a soli tre anni; dalla Madre; Maria José Principessa diPiemonte; venne portata in Svizzera; a rischio di cattura da parte di emissari nazisti; e poiil 5-6 giugno 1946; quando in poche ore dal Quirinale fu trasferita a Napoli e salpò per ilPortogallo; ove fu poi raggiunta dal Padre; Umberto II: il lungo esilio.
Dalla giovinezza la Principessa ha unito lo studio delle lingue al culto del bello alla Ecoledu Louvre ; apprezzata allieva del celebre acquerellista Oskar Kokoschka. Ideatrice epresidente della Fondazione Umberto II e Maria José di Savoia (raccolta imponente di cimeli; documenti e libri rari; salvati dalla dispersione); con regale generosità hapromosso e realizza studi innovativi; approdati a opere quali Diario di unamonarchia;1861-1946; saggi e rassegne espositive su molteplici aspetti della vita di CasaSavoia; quale fulcro millenario della civiltà di un’Italia europea nei secoli. Presidente
della Fondazione Professor Mario Dogliotti che; nel solco delle iniziative filantropichedalle regine d’Italia; soccorre le famiglie dei bambini malati; la Principessa ha meritatoprestigiosi riconoscimenti; tra i quali il “Premio Nazionale Giosue Carducci” per lacritica storica.
Il conferimento a Paola Pitagora; vuole essere un riconoscimento a chi come leiha saputo dare un significativo contributo allo spettacolo attraverso il linguaggio dell’artenelle sue molteplici espressioni; come interprete di sceneggiati televisivi; che sono entrati nella storia della nostra televisione; come attrice teatrale e cinematografica; nella suapluriennale carriera ricca di successi e di affermazioni. Nel 1965 c’è stata la consacrazionecon I pugni in tasca di Marco Bellocchio; in cui ha interpretato il personaggio di Giulia;una figura alquanto ambigua e controversa. Successivamente sarà Cinzia; in Senza sapereniente di lei (1969) di Luigi Comencini con cui vince il Nastro d’argento come migliorattrice. Il ruolo che più di tutti l’ha resa popolare al grande pubblico è quello di Lucia Mondellanello sceneggiato televisivo de I promessi sposi (1967); per la regia di Sandro Bolchi.
“La Storia in TV” 2012 vuole rendere un significativo omaggio alla carriera diValerio Massimo Manfredi. Valerio Massimo Manfredi ha insegnato in diversi ateneiitaliani e stranieri; pubblicando molti articoli; saggi e libri di carattere storico earcheologico; che spaziano dai Greci ai Celti; dalle città morte della Siria agli Etruschi; da Senofonte ad Alessandro Magno. E’ autore di romanzi storici di grande successo;tradotti in varie lingue; fra i quali la trilogia dedicata ad Alèxandros del 1998; nonchéL’armata perduta; con cui nel 2008 ha vinto il Premio Bancarella e il romanzo Arachnes che nel 2010 si è affermato al Premio Scanno. Si è occupato di soggetti e sceneggiature per ilcinema e la televisione. Per La 7 ha condotto dapprima Stargate-Linea di confine e quindi ilprogramma di approfondimento storico Impero; che ripercorre; alla luce dei più antichireperti archeologici; le parabole degli antichi imperi; dimostrando che la divulgazione;quando sia sorretta da serietà d’intenti e dall’entusiasmo della passione; puòesemplarmente coniugarsi con l’acribia dello studioso e del ricercatore di vaglia.
Il Premio speciale “Alla Carriera”; con la medaglia Presidenziale; assegnata alPremio dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano; è stato conferito a Mario Cervi.
Dal 1945 cronista; inviato; vicedirettore e direttore delle più prestigiose testate italiane;Mario Cervi ha vissuto in diretta e narrato momenti fondamentali della storia planetaria (la crisi di Suez del 1956; i colpi di Stato dei colonnelli in Grecia e di Augusto Pinochetin Cile…) e di quella italiana; indagata con l’obiettività critica di osservatore disincantato;anche in prospettiva diacronica.
Con la illuminante Storia della guerra di Grecia e con la celeberrima Storia d’Italia; firmatacon Indro Montanelli; ha creato uno stile di immediato; vasto; durevole successo;rinnovato con Milano ventesimo secolo; Gli anni del piombo; Sprecopoli: opere che appassionanoi lettori; sollecitati al recupero della memoria; senza feticci; liberi da ideologie egiustizialismo. Tramite la meditazione sulle radici remote della gracilità dell’Italia odiernae il costante dialogo con i lettori; con garbo e sagacia Cervi ha esortato al dovere dellaresponsabilità.
In saggi; biografie; migliaia di articoli; prefazioni e discorsi; Cervi ha confrontato ilprocelloso presente col ricordo dell’8 settembre 1943; elevato a paradigma dellaprecarietà dell’Italia; auspicandone il “riscatto” con l’affermazione dei principicardinali della dignità e della libertà.
La cerimonia sarà condotta da Elisa Isoardi e Franco Di Mare; conduttori daldicembre 2011 di Unomattina sul primo canale televisivo nazionale; nonché giornalisti econduttori di altre importanti trasmissioni.
“Il Premio Acqui Storia rappresenta per la Città di Acqui un evento che pone la nostracittadina sotto i riflettori culturali internazionali: la consapevolezza dell’importanza che questo Premio
riveste per la Città; di cui mi onoro di essere stato nominato Sindaco nell’anno corrente; costituisce perme uno stimolo a dare continuità ed altresì a far crescere il Premio Acqui Storia; che annovera tra i suoipartecipanti le migliori penne della storiografia internazionale” – ha dichiarato il Sindaco di AcquiTerme Enrico Silvio Bertero.
“L’elevatissimo numero di volumi partecipanti e delle case editrici in concorso; ed i temi semprepiù importanti e controversi; scandagliati e documentati con profondità e spirito critico; sottoposti alla
valutazione dei giurati; dimostrano che il Premio si pone come punto di riferimento per tutti coloro chefanno e scrivono la storia; anche sotto forma di romanzo; e consolida la sua importanza come maggiorpremio storico non solo italiano ma europeo” ha rimarcato il Responsabile Esecutivo delPremio Carlo Sburlati; artefice in questi ultimi anni di uno spettacolare rilancioscientifico; culturale; mediatico e mondano del Premio; come evidenziato dai maggiori quotidiani italiani e raccontato in quasi tutti i telegiornali nazionali.
Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria; PierAngelo Taverna nel confermare; anche per l’anno in corso; l’intervento finanziariodell’Ente; ha sottolineato “Questa edizione del Premio è; a mio avviso; particolarmente significativa sia per gli organizzatori che per i promotori: si festeggia; infatti; il 45° anniversario del Premio AcquiStoria; una ricorrenza di tutto rispetto; contrassegnata da una vitalità in continuo crescendo. Mi riferiscoalla risonanza scientifica e mediatica ed al prestigio che la manifestazione ha assunto; a livellonazionale ed internazionale; grazie alla capacità di rinnovarsi dimostrata; anno dopo anno; arricchendosi di una nuova Sezione dedicata al Romanzo Storico e di nuovi riconoscimenti; in primis laMedaglia Presidente della Repubblica. Tutto ciò ha richiesto un impegno costante da parte degliamministratori acquesi; dei componenti le diverse giurie; del Gruppo dei lettori e di quanti in questi annihanno lavorato per la buona riuscita del Premio diventato un ottimo momento di promozione per unterritorio ricco di storia e di grandi opportunità turistiche”.
L’Acqui Storia ha l’Adesione del Presidente della Repubblica e il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri; del Senato della Repubblica; dellaCamera dei Deputati e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il Premioogni anno è organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Acqui Terme;con il contributo della Regione Piemonte; Provincia di Alessandria; Terme di Acqui; Egea; Gruppo Amag; Istituto Nazionale Tributaristi; CTE e dellaFondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che si conferma partnerfondamentale dell’iniziativa.

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