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La ventitreesima edizione della rassegna enogastronomica “Dolci Terre di Novi”, che si è svolta presso il Centro Fieristico di Novi Ligure dal 7 al 9 dicembre 2018, si è confermata una delle manifestazioni enogastronomiche più interessanti, perché maggiormente incontra il gusto e l’interesse del pubblico e per la valorizzazione dei prodotti tipici del Basso Piemonte, e non solo.

Il Sindaco, Rocchino Muliere, durante l’inaugurazione ha sottolineato la straordinarietà dell’edizione: «Questa è un’edizione particolare, grazie anche alla partecipazione della delegazione della Corea del Sud, che ha allietato insieme al Coro “Novincanto” la nostra città e continuerà ad emozionarci anche qui, a Dolci Terre, con spettacoli in costume e piatti tipici della loro tradizione. L’enogastronomia rimane un punto di forza della nostra economia: questo territorio ha tantissime potenzialità e offre tanti prodotti unici, e questa rassegna ne è la dimostrazione. Le aziende del territorio investono costantemente sulla qualità dei prodotti. E questa credo sia la risposta migliore alle difficoltà di questi anni. A questo proposito, tutti conosciamo la battaglia che lo stabilimento della Pernigotti di Novi Ligure sta combattendo, e tutta la città accanto a loro, per evitare di porre fine ad una storia lunga 160 anni. Ritengo che anche da queste vicende difficili il nostro territorio possa guardare con fiducia al futuro».

Come ogni anno, è difficile fare una stima precisa del numero delle presenze alla kermesse enogastronomica e alle sue iniziative collaterali. Esplicativi, a questo proposito, il totale dei ticket emessi che ha sfiorato quota 6000 in soli tre giorni, superando nuovamente le edizioni precedenti e il fatto che 20 bancarelle sono state messe in lista d’attesa perché già prima dell’evento si era raggiunta la capienza massima della zona espositiva.

Oltre 100 bancarelle di prodotti tipici, suddivise per zone tematiche dell’enogastronomia d’eccellenza, che hanno riscontrato ottimi risultati nella vendita di salumi, formaggi, vini, dolciumi, olio extravergine d’oliva della riviera ligure, prodotti da forno, birre artigianali, conserve di ortaggi, sciroppi particolari, frutta e verdure disidratate a freddo, cioccolato, riso e altri.

Addirittura, per quanto concerne i capponi del Consorzio tutela e valorizzazione del cappone di Morozzo e il cardo gobbo di Nizza (entrambi tra i presidi Slow Food presenti all’evento) gli espositori avevano esaurito i prodotti già prima del termine della rassegna.

Come sempre, ottimi formaggi, dai caprini ai peculiari Montebore e Castelmagno, con una novità quest’anno, il caciocavallo di Ciminà.

Nel centro degustazioni diretto dallo chef Davide Ghezzi nuovamente apprezzati i suoi piatti, tra i quali molto apprezzati la trippa in umido, il fegato con cipolla e la zuppa di cavolo nero.

Grande successo anche per altre originali proposte, quali i cooking show e i tre giovani chef provenienti da ristoranti di prestigio del territorio (Alberto Repetto, Mattia Repetto e Simone Bonvini) che hanno raccontato le loro esperienze proponendo un aperitivo, in tre personali varianti, andato a ruba: baccalà mantecato con chips di riso al nero di seppia, vitello tonnato al punto rosa e bönet della tradizione.

L’evento ha catturato l’interesse dei 70 studenti dell’ I.I.S. “Ciampini-Boccardo” delle classi a indirizzo enogastronomico.

Curiosità di quest’anno le proposte dello chef coreano, tra le quali le chips di radice di loto e l’originale spettacolo coreano in costume proposto durante l’inaugurazione.

Protagoniste della rassegna sono state anche le iniziative del Distretto del Novese, come gli eventi organizzati per promuovere il territorio e le presentazioni di libri della manifestazione culturale “La Torre di Carta”, realizzata in collaborazione all’associazione “Librialsole”. Si sono susseguite letture con laboratori creativi a tema per i più piccoli e autori come Raffaella Romagnolo, Lorenzo Robbiano, Luigi Bruni e Viviana Albanese, che hanno raccontato i loro libri dialogando con il pubblico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"