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S’è spezzata nel primo pomeriggio di ieri; tra i campi verdi della Val Bormida; la vita di Vittorio Morena; 27 anni; di Canelli. Caduto dalla suamoto sulla statale 30; è finito con violenza contro il guard rail; poco dopo le case di Montechiaro Piana. Lamiere che si sono trasformate in rasoi; decapitandolo e recidendogli un braccio e una gamba. Il corpo straziato del ragazzo è rimasto nel punto dov’è avvenuto l’impatto mentre la moto; una Kawasaki Ninja 1000; è schizzata a una ventina di metri. Dalle scintille causate dall’impatto è anche scaturito un piccolo incendio di sterpaglie; che ha reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Acqui.Sul posto; all’altezza del bivio per Mombaldone; i carabinieri di Bistagno; i militi del 118 e dell’elisoccorso: hanno trovato uno scenario drammatico. La strada è stata chiusa con bandelle bianche e rosse in entrambe le direzioni mentre i sanitari cercavano di ricomporre il corpo: il traffico è tornato regolare solo pochi minuti prima delle 17. I carabinieri di Bistagno stanno ora tentando di ricostruire la dinamica; anche se dai primi rilievi sembra che il motociclista abbia fatto tutto da solo. La velocità potrebbe essere la causa dell’incidente; avvenuto però in un punto non particolarmente insidioso. «Da qui a Piana (Crixia;ndr) ci sono stati sette o otto morti negli ultimi tre anni – commentava a bordo strada un anziano imprenditore edile della zona-. Ci sono fiori a ogni angolo della strada. Purtroppo moto e auto premono troppo sull’acceleratore; ma da Montechiaro a Spigno è un susseguirsi di curve». E il limite; come indicano i cartelli; è dei 70 all’ora. La famiglia Morena è molto conosciuta nel Canellese; dove la notizia dell’incidente è iniziata a circolare dal tardo pomeriggio; mentre in piazza si stava allestendo il palco per la festa di leva. Vittorio; fidanzato da qualche anno con Alina Munteano; sua coetanea che abita in paese; lascia i genitori Bruno e Susanna Baldovino; titolari dagli Anni Novanta della Eticap System. Nell’azienda; che a San Marzano Oliveto produce etichettatrici esportate in tutto il mondo; il giovane lavorava insieme al fratello Alberto; di nove anni più grande. Un’altra sorella; Cristina; la maggiore; gestisce invece un negozio di acconciature in via Michele Pavia.

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