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Recentemente, all’esito di una verifica fiscale condotta dal Gruppo della Guardia di Finanza di Tortona, un locale medico specialista era risultato aver sottratto a tassazione, in pochi anni, redditi per circa 450.000 euro. Oggi, a conclusione di minuziosi accertamenti svolti anche attraverso indagini bancarie, il predetto è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Alessandria con l’accusa di “peculato” a danno del Servizio Sanitario Nazionale. Le Fiamme Gialle hanno, infatti, accertato che, per un breve periodo, il professionista, prima di richiedere la partita IVA, aveva svolto la propria attività presso una ASL optando per il regime “intramoenia”, esercitando cioè la professione all’interno della struttura ospedaliera con la possibilità di effettuare visite anche presso il proprio ambulatorio e l’obbligo di rilascio del documento fiscale in nome e per conto dell’Ente, al quale spetta una quota del corrispettivo incassato (20%). In tale contesto, nel corso delle indagini è stato, invece, appurato che lo specialista tortonese, a fronte di diverse prestazioni effettuate presso l’ambulatorio privato, aveva introitato gli importi, in contanti o in assegno, senza emettere la relativa ricevuta dal bollettario rilasciato dalla ASL di appartenenza, causando a quest’ultima un danno
economico.
E’ così scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Alessandria per il reato di cui all’art. 314 del C.P..I finanzieri hanno anche chiesto il sequestro preventivo per equivalente delle somme percepite e non dichiarate all’Erario e di quelle non versate al S.S.N. .

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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