Il Questore di Alessandria Filippo Dispenza ha sospeso per 30 giorni l’attività di due “Compro oro” ubicati in Valenza.
Il provvedimento amministrativo è scaturito da un’indagine condotta dalla Squadra Mobile, in collaborazione con la locale Sezione Polizia Stradale, in seguito alla quale il titolare di uno dei due esercizi è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per “ricettazione”. Gli accurati accertamenti investigativi, infatti, hanno fatto emergere che l’esercente in questione aveva acquistato alcuni oggetti d’oro di verosimile provenienza illecita.
In seguito ai successivi sviluppi, pertanto, la Divisione di Polizia Amministrativa della Questura ha riscontrato irregolarità nella gestione degli esercizi, con particolare riferimento all’omissione della registrazione delle generalità di coloro che effettuano compravendita di oro usato ed all’aver compiuto operazioni con soggetti non provvisti di carta d’identità o di altro documento equipollente.
La decisione di sospendere l’attività dei due esercizi commerciale ha sicuramente valore rilevante nell’ambito dell’attività di tutela degli interessi della collettività e degli stessi titolari di aziende e negozi del settore che rispettano pedissequamente le regole ed i principi di legalità, attesa la particolare delicatezza dell’attività commerciale quale quella del commercio di preziosi.
Per impedire che i “Compro Oro” siano utilizzati, come normalmente avviene, come una sorta di “bancomat” dai malviventi che, dopo avere rubato o rapinato oro od altri oggetti preziosi, vadano a riciclarli presso i suddetti esercizi commerciali ricevendone in cambio denaro contante, sarebbe auspicabile una modifica normativa sulle modalità di pagamento dei suddetti oggetti preziosi, ad esempio attraverso bonifico bancario, per consentire la tracciabilità dei predetti pagamenti e l’identificazione delle persone.