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Cittadino tunisino sorpreso dalla Polizia di Stato, in flagranza di reato, a rubare in un negozio di gastronomia in Via Dante.
Sono subito scattate le manette per G.W., di anni 29, senza fissa dimora, il quale ha avuto “la sventura” di tentare la sua azione criminosa proprio nel momento in cui faceva ingresso nell’esercizio commerciale un agente scelto della “Sezione Volanti” della Polizia di Stato, libero dal servizio, il quale, con scaltrezza e professionalità, è immediatamente intervenuto bloccando il soggetto che provava a scappare dimenandosi.
Il fatto è avvenuto ieri pomeriggio, verso le ore 18,00 allorquando l’addetta al banco vendite, che si trovava nel retrobottega, udendo il tintinnio della cassa, si precipitava all’interno del negozio dove scorgeva G.W., accanto alla cassa ancora aperta, con in mano una banconota di euro 50 che, impaurita, urlava al reo di lasciare il denaro. A quel punto l’agente di Polizia, appena entrato, accortosi del fatto, si è immediatamente precipitato, immobilizzando il tunisino con le manette in dotazione.
Subito dopo, sono intervenuti, in ausilio, le pattuglie delle Volanti e della radiomobile dei Carabinieri.
Il soggetto è stato denunciato in stato di libertà per furto, ai sensi dell’art. 624 c.p. Il medesimo si era reso responsabile, il giorno precedente, del furto di una bicicletta segnalata e descritta agli operatori di Polizia dal proprietario, immediatamente dopo il fatto, avvenuto verso le ore 20,30, nei pressi del distributore di carburanti, sito in Spalto Gamondio.
Verso le ore 22,00, nel corso dell’ordinario servizio di controllo del territorio, il personale della “Sezione Volanti”, transitando in via Fiume, notava, all’incrocio con via Pisacane, una city bike che corrispondeva in toto alla descrizione ricevuta poco tempo prima. Il soggetto, G.W., sprovvisto di documenti, veniva accompagnato in Questura per il fotosegnalamento e denunciato per il reato di furto ex art. 624 c.p., oltre che per il reato di cui all’art. 10-bis del D. Lgs. 286/98 per ingresso e/o permanenza illegale sul territorio dello Stato.
Contestualmente, la bicicletta veniva riconosciuta e, pertanto, restituita al legittimo proprietario.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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