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Mancano solo undici giorni alla riapertura delle mense scolastiche alessandrine ed ancora regna l’incertezza assoluta riguardo l’affidamento di tale servizio. L’amministrazione comunale ha paventato nei giorni scorsi l’ipotesi di affidare la ristorazione scolastica all’Aristor, le continue pressioni delle 26 operatrici scolastiche, tra cuoche ed educatrici, passate da Aspal all’azienda speciale Costruire Insieme, potrebbero però convincere il sindaco Rita Rossa a reintegrare quantomeno una parte di queste. Se questa in definitiva dovesse essere la strada percorsa dall’amministrazione comunale, questa si troverebbe di fronte ad un altro bivio: quali operatrici reintegrare tra le 20 della Cgil, che hanno sempre rivendicato attenzioni ma in maniera discreta, e le 8 del sindacato Usb, i cui toni della protesta sono sempre stati accesi ed eclatanti? L’importante, secondo un’operatrice presente in balconata all’ultimo consiglio comunale, è ‘non creare allarmismo tra le famiglie, la situazione di incertezza comporta il ritiro dei bambini da parte delle famiglie. La retta è molto cara e i genitori pretendono un servizio mensa adeguato. Occorrono quindi risposte urgenti e rassicuarzioni sulla qualità del servizio erogato, perchè se il numero di famiglie che decidono di affidare i bambini a privati o baby sitter dovesse aumentare, rischierebbero il posto anche le operatrici già in organico.’

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