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Aveva ragione Claudio Pomi; 45 anni; abitante in via Del Ferraio a Spinetta; titolare a Mandrogne di un deposito di Rottami metallici di cui fa commercio su vasta scala; quando disse che non si era avvalso di fatture per operazioni inesistenti per evadere il fisco. Il gup Stefano Moltrasio lo ha prosciolto in udienza preliminare con formula ampia (il fatto non sussiste). Se per il pm Giancarlo Vona il commerciante avrebbe dovuto essere mandato a giudizio; per il difensore Fausto Bellato il provvedimento non poteva che essere assolutorio. Pomi era finito nei guai al termine di una operazione della Finanza nel Milanese e Bresciano.Vennero denunciati venti fra imprenditori e commercianti e fra i nomi comparve quello dellalessandrino: la posizione fu stralciata e gli atti trasmessi alla Procura. Secondo laccusa come amministratore unico della Pomi srl nella dichiarazione dei redditi 2004 relativa al 2003 indic elementi passivi fittizi per evadere le tasse e lo fece avvalendosi di fatture per operazioni inesistenti emesse dallazienda lombarda Metalberio sas per quasi un milione di euro.

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