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Nella mattinata del 27 Marzo u.s. il titolare di una ditta di escavazioni della provincia Alessandrina, denunciava presso la Sottosezione Polizia Stradale di Ovada, il furto di circa 2000 litri di gasolio asportati dai mezzi d’opera impegnati nei lavori in un cantiere per il ripristino della linea ferroviaria tra i comuni di Prasco ed Acqui Terme.

Lo stesso riferiva che il gasolio era stato asportato dai serbatoi dei mezzi d’opera parcheggiati all’interno del cantiere, nelle ore notturne, nelle giornate precedenti e che, per arginare e scoraggiare tale azione predatoria, aveva installato delle telecamere.

Gli uomini dell’Ufficio della Polizia Giudiziaria della Sottosezione Polizia Stradale di Ovada, coordinati dal Comandante del Reparto Sost. Commissario Coordinatore Paolo POLVERINI, dalla visione delle immagini notavano sempre la stessa persona che dopo aver aspettato la chiusura serale del cantiere, si avvicinava ai mezzi d’opera con un tubo di gomma e delle taniche di plastica.

Visto ciò, anche perché i furti nelle giornate precedenti erano stati perpetrati sempre nello stesso orario, il personale della Polizia Giudiziaria, decideva di appostarsi all’interno del cantiere.

All’imbrunire, il Comandante veniva avvisato telefonicamente dal titolare della Ditta che era scattato un “alert” dal sistema di videosorveglianza.

Immediatamente venivano controllati tutti i mezzi parcheggiati in più punti del cantiere e, dalle vicinanze di uno di questi, vi era una persona di sesso maschile, vista chiaramente in volto, e riconosciuta in L.M. di anni 46, intento a trafugare gasolio dal serbatoio di un mezzo d’opera.

Alla vista dei poliziotti, i quali, dopo essersi qualificati gli intimavano di fermarsi, di tutta risposta il malvivente abbandonava tutto e scappava, dapprima verso il margine della linea ferroviaria e, viste anche le favorevoli condizioni di luce, nei vicini boschi, faceva perdere le proprie tracce.

Dopo circa due ore di ricerche all’interno dei boschi limitrofi alla linea ferroviaria e lungo la strada 456 “del Turchino”, gli investigatori giungevano a un’abitazione poco distante dall’ingresso del cantiere, dove riconoscevano L.M., soggetto già con vari precedenti specifici di Polizia per delitti contro il patrimonio.

Dalla successiva perquisizione dell’abitazione e delle sue pertinenze, venivano ritrovati nel garage attiguo, delle taniche odoranti di gasolio, dei tubi di gomma ma soprattutto un giubbotto senza maniche con una scritta ben evidente dietro la schiena; lo stesso che si era visto dalla immagini delle telecamere durante i furti dei giorni precedenti.

Il L.M., pertanto, veniva tratto in arresto  per furto pluriaggravato e continuato;  su disposizione dell’A.G. di Alessandria, posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione e, successivamente, nella mattinata del 29 Marzo, a seguito del giudizio per direttissima presso il Tribunale di Alessandria, veniva condannato alla pena di Anni 1 e Mesi 2 di reclusione, oltre che a 600 euro di multa, con sospensione condizionale della pena.

Il lavoro di squadra così come l’impegno e la grande professionalità del personale della Sottosezione Polizia Stradale di Ovada, ancora una volta, ha dato i suoi ottimi risultati nella repressione dei reati predatori.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"