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Aveva preso il treno per recarsi a Torino, ma è stato fermato dalla Polfer di Novi Ligure perché destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura presso il Tribunale dei Minorenni di  Brescia dello scorso marzo dovendo scontare una pena residua di 1 anno, 7 mesi e 2 giorni a cui era sfuggito, rendendosi irreperibile.

Si tratta di un ventiduenne italiano di origine rom,  che la mattina di giovedì scorso  è stato rintracciato durante il regolare servizio di scorta a bordo treno svolto dagli agenti del posto Polfer di Novi Ligure sul treno regionale della linea Genova – Torino P.N. nel tratto alessandrino.

Il giovane nato a Brescia, domiciliato nel campo nomadi di via Germagnano in Torino, ma di fatto senza fissa dimora, era sprovvisto di documenti personali ed alla richiesta degli Agenti Polfer ha dichiarato generalità in seguito rivelatesi false, tentando di eludere il controllo.

Accompagnato nell’Ufficio Polfer di Alessandria al fine di accertarne la reale identità e sottoposto ai rilievi dattiloscopici, il giovane è risultato avere al suo attivo numerosissime false identità e svariati precedenti per furto aggravato, spesso in abitazione. Infine veniva identificato come il destinatario di un ordine di carcerazione.

È stato quindi accompagnato all’Istituto Penale per i Minorenni Ferrante Aporti a Torino poiché la pena è riferibile a reati commessi nella minore età. È stato altresì denunciato per false attestazioni rese a Pubblico Ufficiale.

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"