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Lavorare senza soldi e senza uomini. E’ quello che sta accadendo ai vigili del fuoco di tutt’Italia. «Siamo prossimi alla chiusura» dice Vladimiro Alpa sindacalista dell’Usb; forse esagerando un po’mamettendo comunque il dito nella piaga. A livello locale la situazione è difficile. Il problema principale è la mancanza di funzionari: su 10 ce ne sono 2; mancano 30 capireparto e 12 capisquadra; 25 vigili: un quinto del personale previsto. Carenze anche in campo amministrativo Ieri è stata una giornata particolarmente difficile a causa dell’emergenza Tav che ha «portato via» altro personale. Continua Alpa: «Imezzi dei pompieri possono raggiungere i luoghi di soccorso solo grazie ai debiti che il nostro comandante Calvelli coraggiosamente si è accollato ». Significa che le risorse assegnate per il 2011 (per spese che vanno dal gasolio allamanutenzione) sono eaurite e i pagamenti vengono prorogati grazie alla pazienza delle ditte; confidando negli accrediti del prossimo anno. Ma nonostante questa situazione i pompieri non hanno mai fatto mancare il soccorso alla popolazione. Maurizio Carretta; sindacalista della Cgil: «I numeri sono quelli e in discussione ci sono anche la lentezza dei corsi di avanzamento; le qualifiche; le assunzioni. Riconosciamo al nostro dirigente Calvelli l’impegno a far funzionare comunque il dispositivo di sicurezza». Giampiero Ferrasin della Cisl: «Continuiamo a far presente ai parlamentari; soprattutto a quelli locali; ciò che sta accadendo. L’ultimo incontro l’abbiamo avuto con Riccardo Molinari; vicepresidente del Consiglio regionale. Ci rivolgiamo a tutti perchè i vigili del fuoco rappresentano un valore da salvaguardare».

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