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Nei giorni scorsi; la Guardia di Finanza di Valenza ha sottoposto a sequestro; in due distinte operazioni; 2.221;60 grammi di oro legato e 18.215;00 grammi di tabacco lavorato.

Entrambi gli interventi sono stati eseguiti nel corso delle ordinarie attività di vigilanza e controllo economico del territorio.

Nel primo caso; i finanzieri in servizio di perlustrazione nella zona industriale della città; fermavano un’autovettura; il cui conducente deteneva una verga aurifera del peso poi quantificato di 2.221;60 grammi; non accompagnata da alcun documento fiscale.

Interpellato circa la provenienza e la destinazione del metallo prezioso; l’interessato; cittadino italiano; dichiarava di essere titolare di negozio di “compro oro” a Marsiglia; di aver fuso i rottami di gioielli usati acquistati e quindi di essere giunto a Valenza per la successiva rivendita presso una fonderia cittadina.

La vigente normativa prevede; visto l’elevato valore intrinseco del metallo prezioso e il connesso rischio di riciclaggio; che il commercio di materiale d’oro sul territorio nazionale debba essere preventivamente comunicato all’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia; la quale verifica la sussistenza degli stringenti requisiti stabiliti dalla legge.

L’imprenditore; invece; privo di alcun requisito di legittimità; operava abusivamente in aperta violazione delle precipue disposizioni che per i responsabili riconnettono la pena della reclusione da sei mesi a quattro anni. L’ingente quantitativo di metallo; del valore di 66.714;65 euro; è stato pertanto sottoposto a sequestro mentre il commerciante è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Alessandria.

A suo carico; grava inoltre una sanzione amministrativa da 154;00 a 1.549;00 euro; poiché sul metallo trasportato non erano impressi il titolo aurifero e il marchio d’identificazione.

Nel secondo caso; una pattuglia di finanzieri impegnata nell’ordinaria attività di controllo su strada dei beni viaggianti; ha notato un uomo scaricare dalla propria autovettura; nei pressi di una tabaccheria; alcune scatole.

Fermato per il controllo; il soggetto non era in grado di esibire la documentazione di accompagnamento della merce trasportata; ossia poco piú di sette chilogrammi e mezzo di tabacchi lavorati (sigarette e sigari) e; anche lui; risultava non autorizzato al commercio del tabacco. Violazione questa costituente reato punita con l’arresto fino a un anno.

La successiva perquisizione domiciliare permetteva di rinvenire ulteriori dieci chili e mezzo di tabacco.

I prodotti; del valore complessivo di circa 5.000;00 euro; sono stati sottoposti a sequestro; mentre il responsabile è stato anch’esso denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria.

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