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Uno strumento per indirizzare lo sviluppo e costruire la visione futura della città, da qui al 2020, attraverso il coinvolgimento della società civile. L’obiettivo è quello di aumentare la competitività del territorio e la sua capacità di attrarre investimenti e, nel contempo, rendere la comunità consapevole delle proprie risorse e delle proprie potenzialità.

In estrema sintesi, si possono sintetizzare così le finalità di InNOVIamo, il Piano Strategico della città di Novi Ligure approvato ieri sera dal Consiglio Comunale. È stata Paola Cavanna ad illustrare il documento a inizio seduta. L’Assessore all’Urbanistica ha prima sintetizzato le tappe principali che hanno portato all’elaborazione finale. La fase operativa ha preso il via con il convegno “Quale futuro per Novi”, svoltosi nel dicembre 2010. Da allora si sono tenuti numerosi incontri per affrontare i temi più rilevanti. Poi la costituzione del Comitato Scientifico e l’avvio dei tavoli che hanno approfondito e individuato le priorità. In questo processo sono stati coinvolti 110 soggetti diversi, tra rappresentanti di associazioni, categorie produttive, enti e istituzioni pubbliche e private.

Entrando nel merito, l’Assessore Cavanna ha illustrato la struttura del Piano che si basa su quattro linee strategiche fondamentali: la città che lavora (innovazione e sviluppo locale), la città che si trasforma (urbanistica e sostenibilità ambientale), la città dei flussi (mobilità e trasporti) e la città da vivere (servizi per i cittadini e qualità della vita). Queste si traducono in obiettivi attraverso 34 azioni concrete, per le quali sono specificati costi e tempi di attuazione.

Sul punto è intervenuto anche il coordinatore del Comitato Scientifico, il Prof. Guido Borelli (docente della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale e dell’Università di Cagliari), che ha accompagnato l’intero processo del Piano Strategico fornendo un supporto fondamentale nella metodologia di realizzazione dello stesso. Tra le altre cose, il Prof. Borelli ha sottolineato un aspetto importante di questo percorso, vale a dire la capacità dimostrata dall’Amministrazione di guardare al proprio interno per evidenziare sia i punti di forza che le criticità da affrontare.

Successivamente si è sviluppato il dibattito a cui hanno partecipato tutti i Consiglieri presenti in Aula. Al di là degli schieramenti politici, gli interventi hanno messo in evidenza pregi e difetti di un documento che, in ogni caso, andrà calibrato tenendo conto degli sviluppi futuri.

L’Assemblea si è espressa con 8 voti favorevoli (Sindaco Robbiano e Consiglieri Gabriele, Lolaico, Malfettani, Malvasi, Motta, Rebora, Vignoli), 5 astensioni (Ciliberto, Dolcino, Porta, Tuo, Ziccardi) e 2 voti contrari (Bertoli, Moro).

 

Il Sindaco, Lorenzo Robbiano, ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato all’ideazione e alla stesura del Piano e ha aggiunto: «Il documento, che lasciamo in eredità alla nuova Amministrazione, mette in campo le idee migliori per immaginare il futuro della città e rispondere alle trasformazioni dei prossimi anni. Naturalmente andrà continuamente aggiornato, ma questa è proprio la forza del Piano Strategico. Si tratta, infatti, di un documento più flessibile del Piano Regolatore Generale che, una volta approvato, diventa propedeutico a varianti parziali o generali del PRG. Mi preme sottolineare – ha aggiunto Robbiano – che la stesura si è basata su obiettivi condivisi, ambiziosi ma non irrealistici, su di un coinvolgimento plurale degli attori sociali, su strumenti evoluti, su di una concezione dello sviluppo capace di integrare la produzione della ricchezza, la sostenibilità ambientale e la promozione sociale. Anche il voto di astensione espresso da una parte dell’opposizione conferma la serietà del lavoro svolto».

Il Sindaco, inoltre, ha rivolto un ringraziamento particolare al Comitato Scientifico, che ha svolto la propria attività a titolo volontario e senza alcun compenso, ricordandone i componenti: Mario Scotti (Direttore del centro studi Cisl nazionale), Pier Maria Ferrando (Preside della Facoltà di Economia e Commercio di Genova), Mario Della Volpe (Primario di nefrologia all’Ospedale San Giacomo di Novi), Alberto Mallarino (agronomo, esperto di temi ambientali), Dario Camerino (Presidente Ordine degli Architetti provincia di Alessandria), Mario Franchini (scrittore) e Sandra Mantero (Commissario CRI Novi Ligure).

 

 

 

 

 

dal Palazzo Comunale, 03 Aprile 2014

 

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