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E’ iniziato ieri ad Alessandria il processo contro il sequestro preventivo dei beni patrimoniali di Bruno Pronesti; assolto al termine del processo di Torino dall’accusa di essere il capo della ‘Ndrangheta locale. Il trubunale di Alessandria prenderà in considerazione anche gli atti che hanno portato all’assoluzione di Pronesti; determinata dall’insufficienza di prove. Appena cominciato però; il processo di Alessandria si è inceppato a causa di una questione procedurale sollevata dal Pm antimafia Rinaudo; il tribunale ha così deciso un rinvio al 21 novembre. Al processo verranno chiamati parecchi testimoni; provenienti per lo più dalla Calabria; terra natia di Pronesti; che tenteranno di convincere il giudice che i beni sequestrati. dal valore complessivo di 500mila euro; non sono frutto di attività illecite o di stampo mafioso. I legali della difesa porteranno in tribunale anche il filmino delle nozze della figlia di Pronesti. In quel filmino; secondo la difesa; si vedono gli invitati che; secondo un’usanza calabrese; regalano alle famiglie degli sposi delle buste contenenti del denaro; come regalo di nozze. Considerato il numero importante di invitati; il denaro raccolto dal matrimonio della figlia di Pronesti spiegherebbe la provenienza dei beni confiscati. Il processo di Alessandria sarà cosa distaccata da quello di Torino; per cui nonostante la prima assoluzione; i beni di Pronesti potrebbero rimanere confiscati.

M.R.

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