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Nonostante la discussa eliminazione totale dell’Ici sulla prima casa avvenuta nel 2008; tornerà l’Irpef sulla prima casa. Le tasse sulla casa; invece di scendere sono destinate a salire. Dobbiamo prepararci all’impatto e dovrà prepararsi anche il governo in carica negli anni 2013-2014 a pagare un prezzo in termini di impopolarità. La “clausola di salvaguardia” contenuta nella manovra da 48 miliardi varata nei giorni scorsi; un meccanismo che è già legge dello Stato e che entrerà in vigore se non sarà varata la riforma del Welfare; prevede infatti un taglio delle agevolazioni fiscali; detrazioni e deduzioni del 5 per cento nel 2013 e fino al 20 per cento nel 2014. Una delle agevolazioni più in vista è proprio la deduzione integrale della rendita catastale “dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale”; ovvero della prima casa. Di conseguenza la rendita catastale (tariffa d’estimo della zona relativa per numero dei vani rivalutata del 5 per cento) attualmente non concorre a formare l’imponibile Irpef. Con il taglio previsto per il biennio 2013-2014; cambieranno molte cose. Al momento della compilazione della denuncia dei redditi i proprietari della casa di abitazione dovranno sommare al proprio imponibile Irpef anche il 20 per cento del valore della propria casa; ovvero della rendita catastale. Una stangata che colpirà 24 milioni e 200 mila italiani; possessori di prima casa e che assottiglierà lo sconto medio che oggi ammonta a 126;8 euro e che costa allo Stato circa 3 miliardi. Un proprietario medio; con una casa di 80 metri quadrati; situata in una zona semicentrale di una grande città; dovrà mettere sull’imponibile Irpef il 20 per cento dei 1.000 euro della sua rendita catastale. Ebbene se questo contribuente-tipo ha un reddito annuo di 15 mila euro e una aliquota del 23 per cento dovrà rassegnarsi a pagare 46 euro in più. Non molto; ma se sommato agli altri aumenti in arrivo; dalle addizionali comunali e regionali Irpef del federalismo allora a regime; e agli altri tagli su detrazioni e deduzioni; non ci sarà da stare allegri. Il contribuente più agiato che guadagna 70 mila euro dovrà sborsare 82 euro e quello con 100 mila pagherà 86 euro. Mentre la pressione fiscale continuerà a salire: secondo la Cgia di Mestre; rischia di raggiungere nel 2014 il 44;1 per cento.

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