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L’Amiu ha ricevuto ieri la visita di cinque ufficiali della Guardia di Finanza; che si sono recati presso la sede della partecipata comunale per acquisire la documentazione fiscale dell’azienda. I finanzieri hanno chiesto di visionare il bilancio 2012; e i contratti con i quali con i quali l’azienda cede alle banche i suoi crediti. Questi contratti; detti di ‘fattorizzazione’; sono due: uno stipulato con una società nell’orbita della Bpm; riguardante tutti i 31 Comuni del consorzio alessandrino. Dei 31 Comuni; ce n’è uno solo indietro col pagamento delle rate: Alessandria; gli altri risultano tutti in regola. Il secondo; è il ben noto contratto da 8 milioni di euro; che vede come unica tributaria la città di Alessandria; stipulato con la Banca Barclays; firmato mesi fa dal direttore Bocchio con l’appoggio di tutta l’ex giunta Fabbio. Come tutti sanno; la banca in otto mesi non ha ancora visto un centesimo; e di conseguenza tiene in scacco il Comune che non può accreditare gli stipendi sui conti correnti di proprietà di quell’istituto di credito.
Inoltre; si deve far chiarezza su quale sia la reale situazione dell’Amiu; se l’azienda sia già fallita o meno secondo le norme. In caso di fallimento; gli amministratori dovrebbero mettere l’azienda in liquidazione e presentare i registri in tribunale. La burocrazia fa il suo corso; intanto Alessandria rimane con un servizio di raccolta rifiuti a singhiozzo.

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