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Il tasso di iodio radioattivo nel mare; a 300 metri dalla centrale nucleare giapponese di Fukushima; è 3.355 volte superiore al limite di legge. Lo ha reso noto l’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese. Il vicedirettore dell’Agenzia; Hidehiko Nishiyama; ha minimizzato ricordando che la popolazione locale è stata allontanata e l’attività di pesca nella zona è stata vietata. Il governo giapponese; su iniziativa del ministero dell’Industria; ha disposto il controllo urgente di tutti i reattori nucleari del Paese per garantire che non si ripetano scenari come quelli che hanno portato al danneggiamento e alla criticità della centrale nucleare di Fukushima. Il Giappone ha 54/55 reattori; tutti situati lungo la costa e disseminati su un arcipelago a fortissimo rischio sismico. Il Giappone sta anche valutando di coprire i tre reattori danneggiati della centrale nucleare di Fukushima; per ridurre le emissioni radioattive; e di utilizzare un’autocisterna per eliminare l’acqua contaminata presente nell’impianto. Il governo sta pensando di ricorrere a delle coperture speciali per i tetti e le pareti degli edifici esterni dei reattori 1; 3 e 4; con l’impiego di strumenti di aerazione per scongiurare accumulo di gas e nuove esplosioni. Un altro progetto riferito dal giornale prevede di ancorare un’autocisterna nell’Oceano Pacifico; vicino ai reattori 1 e 4; per eliminare l’acqua radioattiva trovata nelle sala macchine e in un tunnel situato vicino al reattore 2; che porta all’esterno dell’edificio.

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