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Dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Sono questi i Disturbi Specifici di Apprendimento (Dsa) su cui il Comune di Casale Monferrato e l’associazione I Care Family Onlus vogliono intervenire con il progetto Destinazione futuro, rivolto a tutti gli studenti delle scuole cittadine, dalle primarie alle superiori.

«L’associazione I Care Family – ha spiegato l’assessore Carlo Caire – ha già avviato alcuni interessanti progetti sul territorio, ma ci è sembrato giusto e doveroso predisporne uno per le scuole, affinché si possa intervenire specificatamente non solo sui bambini e ragazzi, ma anche sugli insegnanti e le famiglie».

«La nostra associazione – ha spiegato la presidente di I Care Family, Renza Marinone -, lavora dal 2011 in partenariato con il Disfor (Dipartimento di Scienze della Formazione) di Genova, con l’obiettivo di creare un forte legame e una salda collaborazione con il territorio, a partire dall’Ufficio Regionale Scolastico, fino agli enti locali, passando dagli istituti scolastici e l’Asl. Non svolgiamo attività sanitaria ma solo educativa e riabilitativa, per aiutare in primis gli alunni a superare i disturbi di apprendimento».

I disturbi di apprendimento sono molto specifici, perché la difficoltà è circoscritta a uno specifico dominio di abilità, come ad esempio la lettura, la scrittura o il calcolo, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale: «In una diagnosi di dislessia, ad esempio – ha proseguito la dottoressa Marinone -, il bambino non presenta deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologico, deficit sensoriali o neurologici. Per questo il progetto proporrà semplicemente dei percorsi personalizzati e l’utilizzo di strumenti idonei, stimolando l’autostima, favorendo l’inserimento socio – scolastico e permettendo all’allievo di sviluppare al meglio le proprie potenzialità».

Il progetto Destinazione futuro sarà presentato ufficialmente sabato 11 gennaio con un convegno in Sala consiliare: «Saranno coinvolti tutti coloro che opera nell’ambito scolastico, a partire dai genitori – ha concluso l’assessore Caire -: il ruolo del Comune sarà proprio quello di facilitare la condivisione del progetto».

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