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Partivano da Casale Monferrato le minacce al campione mondiale di motociclismo Valentino Rossi."Io Valentino Rossi lo odio…prima o poi gli pianto una pallottola in testa". Questo era il tenore delle telefonate e delle mail minatorie indirizzate al campione; ai parenti del campione di motociclismo e agli amici. Autore della persecuzione esplosa una settimana fa; era un operaio 42enne di Casale Monferrato (R.R.). L’uomo stato identificato e denunciato per minacce gravi dalla Digos della Questura di Pesaro; in collaborazione con la Polizia postale; e con la Digos di Alessandria. Durante la perquisizione gli agenti della polizia hanno trovato ritagli di giornale e foto dell’ «uomo che odio di pi»; articoli sulle imprese sportive e numeri di telefono di familiari e amici. Tutto era cominciato una settimana fa con le prime telefonate fino all’annuncio di «un’azione violenta; di morte»; durante il Gran premio del Mugello. A condurre le indagini il procuratore di Pesaro Manfredi Palumbo che ha voluto intervenire il prima possibile per non compromettere il campionato di Valentino. (Radiogold)

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