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TRIESTE- Non si terrà l’atteso concerto di Jovanotti a Trieste. E per il momento sono congelati tutti i concerti dell’«Ora Tour». La decisione è stata presa dal cantante e dal suo manager Maurizio Salvadori dopo l’incidente al Palazzetto dello Sport di Trieste; costato la vita a uno degli operai che montavano il palco. La vittima è un giovane di 20 anni di Trieste; Francesco Pinna; studente universitario. Sette persone sono rimaste ferite. Un operaio è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Cattinara; un altro è ricoverato in Ortopedia e gli altri 5 sono in osservazione temporanea in Pronto soccorso.

Francesco Pinna; in una foto tratta dal suo profilo di Facebook (Ansa)Francesco Pinna; in una foto tratta dal suo profilo di Facebook (Ansa)DISPERAZIONE DEI PARENTI – Scene di disperazione si sono verificate quando un gruppo di persone; che erano in attesa davanti al Palasport di Trieste; ha appreso la notizia che la vittima dell’incidente era un loro parente. A quel punto una ragazza del gruppo ha più volte urlato «Francesco»; «Francesco ti amo; ti prego torna». Dopo alcuni minuti il gruppo di parenti è stato fatto entrare nella struttura.

IL DOLORE DEL CANTANTE – «Questa tragedia mi toglie il fiato e mi colpisce profondamente». Così Lorenzo Jovanotti su Twitter dopo il gravissimo incidente: «Il mio dolore è rivolto a Francesco Pinna; studente lavoratore; la cui vita si è fermata oggi»; scrive Lorenzo Cherubini. E aggiunge: «Un tour è una famiglia e si lavora per portare in scena la vita e la gioia». «I ragazzi rimasti feriti – aggiunge a stretto giro Cherubini in un altro tweet – sono lavoratori specializzati che amano quello che fanno restando nell’ombra. Sono con voi; vi voglio bene». Il sito di Jovanotti; Soleluna.com; è oscurato: il lutto è espresso attraverso una schermata completamente nera; senza link e sottopagine. E su Twitter corre immediata la solidarietà di cantanti e personaggi del mondo dello spettacolo

I SOCCORSI -L’incidente è avvenuto intorno alle 14. I tecnici; una ventina; stavano montando il palco con l’impianto luci e gli amplificatori quando è avvenuto il crollo. Sul posto sono intervenuti i soccorsi che hanno trasportato all’ospedale gli operai feriti e la polizia; che sta cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente. Stando alle prime testimonianze; l’impalcatura si è come «accartocciata» su se stessa. Gli operai che stavano ultimando i ultimi lavori necessari per il corretto funzionamento della struttura; sono stati investiti dal crollo e alcuni di essi sono rimasti incastrati tra i tubi di acciaio.

STRUTTURA SOTTO SEQUESTRO- La struttura sportiva; situata nel rione di San Sabba; adiacente allo stadio «Nereo Rocco»; è stata transennata e posta sotto sequestro. «Tutti i concerti sono stati sospesi»; ha detto Maurizio Salvadori all’Agi; «entro domani dovremo decidere cosa fare: in questo momento nessuno ha voglia di salire sul palco». Il cantautore è già al Palazzetto dello Sport di Trieste dove sarà raggiunto in serata da Salvadori. «Il motivo del crollo è sconosciuto» ha detto il manager della Trident; l’agenzia che segue Jovanotti; «come sempre tutto era certificato da un ingegnere e la struttura era stata utilizzata durante tutta l’estate senza alcun problema». A crollare; ha spiegato Salvadori; è stato il «ground support»; un’impalcatura che alloggia altoparlanti e riflettori. L’impalcatura; a quanto si apprende; era praticamente quasi completata.

«INDAGINI RIGOROSE» – Il sindaco del capoluogo giuliano; Roberto Cosolini è accorso sul luogo della tragedia e ha ribadito l’urgenza che le «indagini e le perizie per accertare le responsabilità dell’accaduto siano fatte con il massimo rigore».

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