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Con il gelo di questi giorni nelle campagne in pericolo ci sono le verdure e gli ortaggi e se il periodo di grande freddo si prolungherà il bilancio rischia di essere particolarmente pesante per le coltivazioni invernali in campo come cavoli; verze; cicorie; radicchio e broccoli.

Nessun problema invece per i prodotti già raccolti da tempo come mele; pere e kiwi che sono peraltro un ottimo alleato per affrontareil grande freddo.

Le basse temperature potrebbero avere un effetto negativo anche nelle zone altimetricamente più elevate dove potrebbe verificarsi una moria di gemme di piante da frutto i cui effetti potranno essere valutati soltanto in primavera conil risvegliovegetativo delle piante.

Impennata anche per i consumi di gasolio dei vivai che sono aumentati di oltre il 10 per cento a causa dell’ondata di gelo che rischia di fare strage di Stelle di Natale e delle altre piante e fiori tradizionali delle feste. Per le Stelle di Natale; ad esempio; è infatti richiesta una temperatura fra i 15 e i 20 gradi all’interno delle serre”.

“Con le temperature che vanno sotto zero – sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni – è necessario compensare facendo lavorare al massimo le caldaie con un vero e proprio salasso per i vivaisti che; negli ultimi ventiquattro mesi; anche per l’aumento del costo dei carburanti; hanno visto esplodere le bollette energetiche”.

In provincia; una serra di medie dimensioni spende in media 15 mila euro di riscaldamento per i mesi invernali e a seconda delle varietà coltivate; mentre le serre più grandi possono arrivare anche a 40 mila euro all’anno e anche oltre.

Con l’arrivo delle gelate si chiude un anno con un andamento climatico particolarmente segnato da eventi estremi che hanno provocato all’agricoltura danni ingenti: ripercussioni che si rifletteranno anche sui consumi con l’inflazione che frena e svuota il carrello della spesa facendo registrare un calo degli acquisti che rischia di contagiare anche il Natale.

“L’andamento dell’inflazione riflette – concludono Paravidino e Moroni – una situazione di crisi in cui; per risparmiare; il 56 per cento degli italiani fa lo slalom tra le corsie alla ricerca delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti; il 62 per cento che confronta con più attenzione del passato i prezzi e oltre la metà che va a caccia dei prodotti che costano meno; secondo l’indagine Coldiretti-Swg”.

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