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“L’accordo raggiunto sulla Pac è determinante per far crescere in modo intelligente e sostenibile la nostra agricoltura. Una grande soddisfazione deriva dal fatto che siano state accolte le richieste avanzate da Coldiretti per un’intesa che rafforza la posizione dei contadini all’interno della catena alimentare, rendendo la Politica Agricola più efficiente e trasparente”.
Con queste parole il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni, hanno commentato il raggiungimento dell’accordo che premia chi vive e lavora di agricoltura escludendo per la prima volta in una black list i soggetti che non hanno nulla a che fare con l’agricoltura e soprattutto prevedendo la possibilità per l’Italia di destinare risorse ai soli agricoltori attivi.

Una soddisfazione che arriva a seguito di quanto espresso dal Presidente Nazionale Sergio Marini che ha commentato con positività l’accordo politico raggiunto dal team dei negoziatori di Parlamento, Consiglio e Commissione sulla proposte di regolamento di riforma della Politica Agricola Comune, ha sottolineato che sensibili miglioramenti sono stati ottenuti anche per l’inverdimento a tutela dei vigneti, frutteti ed uliveti italiani, sulla convergenza e per i giovani agricoltori.

Nei vari passaggi, dal Summit a Roma con il Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos agli incontri con i colleghi di tutte le principali Organizzazioni agricole europee fino al meeting  di poche settimane fa a Bruxelles con il Presidente del Consiglio agricoltura e pesca del Consiglio dell’Unione europea Simon Coveney e il Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, la proposta è andata migliorando.

La cosiddetta convergenza interna, ovvero il passaggio dal sistema storico del valore dei titoli ad un nuovo regime che li riassegna su basi più equilibrate, viene attuata con un’adeguata flessibilità nell’arco dell’intero periodo di applicazione della riforma. Per la prima volta viene deciso di applicare, sebbene su base volontaria, il capping (tetto agli aiuti), in due fasce, la prima tra i 150.000 e i 300.000 e la seconda oltre tale importo. Gli Stati membri possono graduarlo in base all’impiego del fattore lavoro comprese le imposte ed i contributi sociali. Gli Stati membri possono, inoltre,  decidere di applicare un pagamento ridistributivo ad integrazione del pagamento di base per i primi ettari di ogni azienda.  L’accordo raggiunto rivede, sensibilmente, le misure per l’inverdimento sia riguardo alle modalità finanziarie che a quelle applicative. In particolare è stato ampliato il menù di misure escludendo le colture permanenti e quelle sommerse , come il riso, dalle aree di interesse ecologico che riguarderanno le aziende con più di 15 ettari a seminativi. Sono quindi salvi, come richiesto da Coldiretti, oltre al riso, tutti i frutteti, i vigneti, gli uliveti, eccetera.

“Per quanto riguarda i giovani agricoltori – continuano Paravidino e Moroni – viene prevista l’obbligatorietà per gli Stati membri di concedere un pagamento annuo alle persone fisiche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pagamento di base”.

Un’intesa che offre risposte positive alle richieste di Coldiretti sulla necessità di un sostegno, nell’ambito dello sviluppo rurale, per le filiere corte ed i mercati locali, nonché  alla promozione per il loro sviluppo.
Inoltre, è stato confermata la misura sul finanziamento alle assicurazioni contro le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato nelle sue molteplici forme e per le citate avversità atmosferiche. Sempre nell’ambito dello sviluppo rurale è prevista la possibilità di avere al contempo piani di sviluppo rurale regionali e un piano nazionale per talune misure o interventi.

Infine per taluni elementi dell’accordo politico, quali il capping e la degressività degli aiuti, così come la flessibilità tra pilastri e la convergenza esterna tra gli Stati membri, la decisione finale verrà presa nell’ambito dell’approvazione del nuovo quadro finanziario pluriennale.
“Grazie a questo accordo si può dunque parlare di concretezza degli aiuti europei e burocrazia più leggera. – hanno concluso Paravidino e Moroni – Contributi che saranno assicurati a chi vive e sviluppa la propria attività agricola, al bando invece chi riceve aiuti senza produrre”.

 

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