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«La situazione della palazzina occupata abusivamente a Oltreponte è monitorata attentamente dal comando della Polizia Locale e dalla Polizia da tempo. Ringraziamo quindi per la segnalazione fatta; tra gli altri da SìAmo Oltreponte; ma è già in atto un percorso che avremmo preferito mantenere nel riserbo per salvaguardare soprattutto i bambini e i minori coinvolti».

Così ha sintetizzato il sindaco Giorgio Demezzi la vicenda che si riferisce all’occupazione da parte di alcuni Rom di una palazzina privata di via De Cristoforis. Nei giorni scorsi alcuni cittadini Rom; nel momento in cui sono stati sfrattati da un alloggio regolermante affittato; hanno infatti forzato alcuni cancelli dell’ex palazzina Gaiero: «È giusto che si sappia che queste persone abitavano un alloggio privato; quindi non una casa popolare; e una volta sfrattati si sono insediati all’interno della palazzina; anch’essa privata; dove hanno avuto un regolare contratto di fornitura elettrica; mentre non è presente alcuna fornitura di acqua e gas. Il Comune non c’entra nulla in tutta la vicenda. È intervenuto attraverso i suoi agenti di Polizia Locale; per gli aspetti di pubblica sicurezza; e lo farà attraverso i servizi socio – assistenziali; per gli aspetti legati principalmente ai minori coinvolti».

Proprio in questi giorni la Polizia Locale e la Polizia stanno verificando attentamente la situazione; monitorando quotidianamente gli sviluppi: «La Polizia Locale; grazie ai propri agenti di quartiere e l’assidua collaborazione con le altre forze dell’ordine del territorio – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Federico Riboldi –; erano da subito intervenuti per accertare quanto accaduto e per trovare; soprattutto; una soluzione. Ciò che deve essere chiaro è che stiamo parlando di una situazione difficile che vede coinvolti molti bambini che devono essere assolutamente salvaguardati. L’intervento è stato tempestivo; come tempestiva sarà la risoluzione del problema. Prova ne è che già oggi alcuni degli occupanti hanno iniziato ad abbandonare l’edificio. Apprezzo il lavoro dei volontari di SìAmo Oltreponte per il continuo monitoraggio e l’azione di aggregazione sociale in un quartiere importante come Oltreponte».

Come spiegato si è avviato un percorso che coinvolgerà anche i Servizi socio – assistenziali: «Al di là del reato di invasione arbitraria e danneggiamento – ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali; Emanuele Capra – questa vicenda deve far riflettere sulla condizione di vita di alcune famiglie Rom: non si può più tollerare che bambini e ragazzi minorenni; in età scolare; debbano vivere nella piena illegalità. Per questo motivo questa incresiosa situazione è stata segnalata ai servizi socio – assistenziali; affinché si cerchi; almeno; di salvaguardare un principio fondamentale per chi vuole vivere in Italia: i minori devono ricevere un’istruzione e vivere con dignità. Questo è ciò che noi cerchiamo di fare».

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