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Nuova udienza del processo Eternit; ieri a Torino; contro la multinazionale dell’amianto. In aula sono tornati a testimoniare alcuni ex dipendenti dell’azienda; che hanno raccontato le loro condizioni di lavoro e ribadito come la direzione non abbia mai messo in guardia sui rischi che si correvano stando a contatto con l’amianto.I testimoni hanno ricordato come l’azienza fosse piuttosto interessata a fare controinformazione; negando il rischio cancerogeno. Nicola Pondrano; ex dipendente dell’Eternit di Casale e sindacalista; stato controinterrogato dalla difesa. Bruno Pesce; dell’Associazione Famigliari Vittime dell’Amianto di Casale; ha speso anche alcune parole per il ruolo della spia che lavorava per la direzione; intrufolandosi e riferendo le mosse future che l’associazione intendeva compiere. "Era una donna che non perdeva mai gli incontri e; in maniera asfissiante; voleva essere messa al corrente di come l’associazione intendeva muoversi". Pesce non si spiega come questa persona abbia trovato il coraggio di compiere un gesto del genere. La prossima udienza del processo fissata per luned 3 maggio. Il processo resta a Torino. Gli avvocati degli imputati Stephan Schmidheiny e Louis De Cartier hanno tentato di nuovo di chiedere il trasferimento del processo a Casale Monferrato; ma il presidente della Corte; Giuseppe Casalbore; ha respinto la richiesta. Serena Piscitello (RADIOGOLD)

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