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  Voghera (PV): I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Alessandria localizzano italiano colpito da Mandato D’Arresto Europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria Polacca.

Nella tarda mattinata del 30 agosto c.a. i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Alessandria hanno tratto in arresto GAZZERA Giuseppe, sessantenne, originario del cuneese ma già residente in Alessandria, con svariati pregiudizi di polizia: l’uomo era colpito da un Mandato D’ Arresto Europeo, emesso dalle Autorità polacche il  6 luglio 2017 per i reati  di associazione per delinquere, truffa e falsificazione di documenti.

Il soggetto, irreperibile dall’8 agosto 2012, quando veniva cancellato dalle liste anagrafiche del comune di Alessandria, dopo specifica attività di ricerca è stato localizzato dalla Squadra Catturandi della 1° Sezione del Nucleo Investigativo in un quartiere popolare di Voghera(PV), dove era ospitato da una italiana sessantaduenne, già nota alle Forze dell’Ordine per datati precedenti di polizia.

L’uomo è stato fermato all’esterno dell’abitazione, mentre era intento a portare a passeggio il cane, e a tradirlo è stata la memoria “fotografica” di un Maresciallo del Nucleo Investigativo, che, nonostante il soggetto presentasse fisionomia molto diversa da quella delle foto segnaletiche, l’ha riconosciuto immediatamente, avendolo già arrestato alcuni anni prima, in esecuzione di due diversi ordini di cattura, rispettivamente emessi al tempo dal Tribunale di Trieste e Torino per il reato di ricettazione e contro la fede pubblica: in quell’occasione, GAZZERA, al momento dell’intervento dei militari, per sfuggire all’arresto aveva esibito, senza successo, documenti d’identità polacchi risultati poi contraffatti.

Nella presente vicenda, per la quale è prevista la pena massima da scontare di anni 8, le Autorità Polacche ritengono GAZZERA responsabile della partecipazione ad una organizzazione criminale, attiva in Varsavia nel 2007, finalizzata alla compravendita fraudolenta di veicoli, provento di reati, mediante l’alterazione di numeri di telaio e falsificazione dei documenti di circolazione.

GAZZERA è stato associato alla Casa Circondariale di Piazza Don Soria di Alessandria, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto da parte della Corte D’Appello presso la Procura Generale di Torino.

   

 

 

 

Compagnia Carabinieri di Alessandria:
 
   

 

   
  Alessandria.

I Carabinieri della Stazione Alessandria Cristo hanno denunciato per due furti con destrezza una cittadina rumena di 23 anni, senza fissa dimora e pregiudicata. La donna veniva individuata come l’autrice dei due furti, avvenuti alla fine di luglio e alla fine di agosto nei confronti di due uomini che la donna aveva avvicinato con delle scuse. In particolare, a fine luglio un uomo denunciava che quella mattina, intorno alle 12.00, mentre si avvicinava al suo veicolo in zona Pista, notava avvicinarsi velocemente a lui una donna la quale appoggiava la mano su un suo polso e chiedeva all’uomo di aiutarla a trovare lavoro, offrendosi poi per un rapporto sessuale. L’uomo, infastidito dall’invadenza della donna, rifiutava categoricamente e la allontanava. La giovane ragazza a quel punto andava via velocemente e l’uomo, una volta giunto a casa, si accorgeva di non avere più il braccialetto d’oro che portava al polso sul quale la donna aveva appoggiato la sua mano. L’uomo tornava quindi sul luogo dove aveva incontrato la donna e parlava con delle persone che avevano visto l’incontro tra lui e la ragazza e che avevano notato successivamente la giovane allontanarsi su un’auto, della quale avevano preso il numero di targa. La vittima riusciva quindi a fornire ai carabinieri il numero di targa del veicolo utilizzato dalla ladra, dando avvio alle indagini. I militari scoprivano quindi che l’auto era già stata segnalata in banca dati perché utilizzata dagli occupanti per commettere dei furti con destrezza con la tecnica dell’abbraccio ai danni di anziani, venendo a sapere alcuni nomi di donne che erano state identificate quali autrici di tali truffe. I militari del Cristo preparavano quindi un fascicolo fotografico che mostravano alla vittima del furto del braccialetto, il quale riconosceva proprio la 23enne come l’autrice del reato, venendo quindi denunciata all’Autorità Giudiziaria. Il secondo fatto era della mattina del 27 agosto, quando un uomo del posto denunciava che mentre usciva da una tabaccheria del quartiere Cristo veniva avvicinato da una donna che lo salutava affettuosamente, abbracciandolo. La donna provocava l’uomo dicendo di toccarla e di fare due passi insieme, distraendo l’uomo in ogni modo. Visto che la vittima però non dava confidenza alla donna, quest’ultima abbracciava nuovamente l’uomo e si allontanava di corsa. Rientrato a casa però l’uomo si accorgeva di non avere più al collo la collana d’oro. I militari del Cristo, capito che la ladra poteva essere la stessa del mese precedente, preparavano quindi un fascicolo fotografico che mostravano alla vittima il quale riconosceva di nuovo la 23enne come l’autrice del reato, la quale veniva quindi denunciata per la seconda volta all’Autorità Giudiziaria.

   
  Alessandria.

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza un cittadino rumeno di 48 anni, residente in provincia di Alessandria, pregiudicato. Una pattuglia interveniva alle 20.00 circa del 29 agosto alla periferia ovest della città perché un uomo aveva richiesto l’intervento dei Carabinieri dopo avere avuto un sinistro stradale con il conducente di un altro veicolo. All’arrivo dei militari spiegava che mentre percorreva la SS 10 in direzione Alessandria incrociava un’auto che invadeva la sua corsia, gesto che provocava la collisione tra i loro specchietti. Invertiva la marcia e seguiva l’altra auto che non si era fermata dopo l’impatto, chiedendo nel frattempo l’intervento dei militari che giunti rapidamente sul posto bloccavano il conducente dell’altro veicolo, ovvero il rumeno 48enne. Appena i militari parlavano con l’uomo per identificarlo capivano che il rumeno era evidentemente ubriaco e non era nelle condizioni di guidare. Veniva quindi eseguito il test alcolemico che evidenziava il valore record di 3,95 g/l, quasi otto volte il consentito. Inoltre, i militari accertavano che l’uomo guidava con patente ritirata dal febbraio di quest’anno sempre per guida in stato di ebbrezza, e circolava con l’auto già sottoposta a sequestro. Per tali motivi, l’uomo veniva quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per guida in stato di ebbrezza e veniva sanzionato per alcune migliaia di euro per guida con patente ritirata e circolazione con veicolo sequestrato, mentre la sua auto veniva sequestrata per confisca e questa volta affidata alla depositeria giudiziale.

   
  Alessandria.

Un servizio straordinario di controllo è stato svolto mercoledì 30 agosto nel capoluogo da parte dei Carabinieri della Compagnia di Alessandria, finalizzato ai controlli della circolazione stradale e dei luoghi di ritrovo della città, che ha consentito di eseguire numerosi posti di controllo nelle maggiori arterie di comunicazione e perlustrare molte piazze del centro città, con numerosi controlli in locali pubblici. Il servizio veniva svolto nel pomeriggio, impiegando quattro pattuglie ovvero una gazzella del Radiomobile, le Stazioni di Alessandria Principale, Solero e Oviglio e una pattuglia di militari in abiti civili del Nucleo Operativo. Positivo l’esito del servizio con il controllo di 28 veicoli e 84 persone, molte delle quali pregiudicate, e di cinque bar e sale giochi. Durante il servizio, finalizzato anche a prevenire fenomeni di degrado e di inciviltà urbana, venivano controllate in particolare modo piazza della Gambarina, piazza Libertà, Piazza Garibaldi, Piazza Santo Stefano, Piazza Madre Teresa di Calcutta, Piazza Marconi. Nel corso del servizio venivano controllati i luoghi segnalati per situazioni verificatesi in passato, dove si ritrovano delle persone che sono solite occupare le panchine e bivaccare, abbandonando bottiglie e rifiuti o infastidendo i passanti.

   

 

Compagnia Carabinieri di Acqui Terme:
 
  Acqui Terme.

I militari della Stazione di Acqui Terme hanno, nella giornata di martedì, deferito in stato di libertà, con l’accusa di lesioni personali aggravate un 35enne di nazionalità turca.

I Carabinieri erano stati chiamati da un altro cittadino turco, 34enne, che vagava per le strade periferiche della città asserendo di essere stato accoltellato. Immediatamente intervenuti, avevano rintracciato l’uomo, ancora sotto shock, che mostrava alcuni tagli molto superficiali alla coscia. Riferiva che, poche ore prima, si trovava in macchina con il suo datore di lavoro e, per motivi probabilmente legati alla gelosia (il datore di lavoro pensava che il suo dipendente avesse una relazione con la moglie), avevano iniziato a litigare. Il 35 enne aveva estratto un coltello e lo aveva colpito, fortunatamente di striscio, alla gamba. Poi era risalito in macchina e lo aveva lasciato sul posto.

Le immediate ricerche permettevano di rintracciare l’autovettura e l’uomo nelle vie di Acqui Terme. Sul mezzo, alcune tracce di sangue acclaravano le dichiarazioni della vittima. Il coltello, però, non veniva ritrovato. La vittima, intanto, era stata portata presso il Pronto Soccorso di Acqui Terme, dove riceveva le necessarie cure e veniva dimesso con 10 giorni di prognosi.

Per il 35 enne è scattato il deferimento in stato di libertà con l’accusa di lesioni personali aggravate.

   
  Acqui Terme.

I militari dell’Aliquota Operativa del NOR, con un’indagine lampo, hanno identificato e deferito in stato di libertà due 17enni acquesi, uno residente nella città della bollente e uno in un paese dell’hinterland, rispettivamente con l’accusa di istigazione a delinquere e lesioni personali.

Nella giornata dell’altro ieri, veniva segnalata ai Carabinieri di Acqui la presenza sulla rete di un video che mostrava un’aggressione ai danni di un cittadino di colore, richiedente protezione internazionale, da parte di un altro ragazzo circondato da altri giovani. Dal video emergeva come l’aggressione fosse avvenuta nei pressi di Palazzo Levi, sede del Comune, dove sorge la struttura che permette di visionare il sito archeologico sottostante. Lì, un giovane di colore, che stava osservando i resti romani, veniva avvicinato dal giovane italiano, che inizia a provocarlo, offendendolo e cercando visibilmente lo scontro. Dopo le provocazioni, l’italiano passava agli spintoni, fino a prendere di peso il giovane di colore proiettandolo al suolo.

Le indagini, conclusesi in poche ore, hanno permesso di ricostruire l’accaduto, avvenuto lo scorso 8 di agosto, e di identificare non solo l’aggressore, un 17enne acquese già noto alle forze di polizia per diversi reati contro il patrimonio, ma anche uno dei giovani che lo incitava all’aggressione, anche lui 17enne già noto.

Entrambi sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura dei Minorenni di Torino.

Le indagini proseguiranno per giungere all’identificazione degli altri soggetti presenti, tra cui l’autore del video.

Il giovane di colore era stato, all’epoca dei fatti, portato al pronto soccorso di Acqui Terme, dove era stato curato e dimesso con una prognosi di 5 giorni per un lieve trauma cranico.

   

 

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"