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Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione dei soci Aspal che si è tenuta ieri mattina; a causa di ‘impedimenti tecnici’ che hanno fatto posticipare al 15 gennaio il termine per prendere una decisione riguardo la messa in liquidazione dell’azienda. A determinare il rinvio della data è stata la mancanza d’indicazione riguardo la cessione di rami d’azienda.
Mentre era in corso la breve riunione; settantacinque dipendenti hanno presidiato Palazzo Rosso per protestare contro la probabile liquidazione dell’Aspal. La Rsu (rappresentanza sindacale unitaria) ha proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti; rimasti senza l’ultimo stipendio e senza la tredicesima; e incerti più che mai riguardo il loro futuro lavorativo. I sindacati hanno sottolineato come; nonostante i vari proclami; l’amministrazione comunale non abbia ancora tagliato indennità e stipendi ai dirigenti; mentre i dipendenti vengono lasciati senza stipendio e con i buoni pasto ridotti. A far infuriare i lavoratori inoltre; ci sono le parole contraddette dai fatti pronunciate dal sindaco Rossa; che se davanti ai sindacati parla di salvaguardia dell’occupazione; con i dirigenti Aspal tratta per continuare sulla strada della liquidazione delle società. I sindacati hanno fatto sapere che verrà presa in considerazione l’ipotesi di intraprendere azioni a tutela dei lavoratori.

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