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Quasi 9 anni e mezzo da scontare in carcere, a cui voleva sottrarsi, ma non è sfuggito agli uomini delle Squadre Mobili di Torino e di Alessandria.

Nella giornata di ieri TRIMBOLI Salvatore, nato in Argentina nel 1959, residente ad Alessandria ma domiciliato a Torino, è stato tratto in arresto in quanto destinatario di ordine di carcerazione dovendo espiare la pena di anni 9, mesi 5 e giorni 26 di reclusione ed euro 60.000 di multa, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

E’ stato rintracciato a Torino, in via Paolo Veronese nei pressi di un distributore di carburante, a seguito di mirata attività info-investigativa.

L’uomo, sapendo che lo scorso 17 gennaio si sarebbe pronunciata la Corte di Cassazione sul ricorso che aveva presentato contro una sentenza di condanna, da quel giorno si era già allontanato dai suoi domicili ed aveva dimorato presso una sua conoscente, originaria di Palermo, pregiudicata, portando con sé anche una valigia con gli effetti personali necessari per una lunga permanenza lontano da casa.

TRIMBOLI è stato bloccato mentre si trovava in auto; il tentativo di ingranare la retromarcia con l’intento di darsi alla fuga è stato subito vanificato dal personale della Squadra Mobile, al quale poi ha ammesso di essere a conoscenza del provvedimento restrittivo a suo carico, e di volersi sottrarre all’esecuzione.

Il predetto è fratello di un collaboratore di giustizia, tale TRIMBOLI Domenico, che era stato tratto in arresto in Colombia per analoga indagine in materia di traffico internazionale di stupefacente e successivamente estradato in Italia.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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