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La Polizia di Stato di Alessandria ha arrestato due persone in esecuzione di altrettanti ordini di carcerazione.
Ieri gli uomini della Squadra Mobile della Questura hanno notificato l’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, a carico di un italiano di 68 anni, nato a Torino e residente ad Alessandria, dovendo questi espiare la pena di 5 anni e 5 giorni di detenzione domiciliare per i reati di truffe e falso.
Nella stessa giornata il medesimo personale ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino a carico di un 37enne marocchino che doveva espiare una condanna a tre anni di reclusione perché responsabile di aver commesso reati in materia di stupefacenti.
L’uomo il 4 ottobre del 2012 , nel corso di un servizio antidroga effettuato in città, era stato fermato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Alessandria per un controllo, in quanto conosciuto come persona inserita negli ambienti del traffico di stupefacenti.
Nella circostanza l’uomo era stato notato dai poliziotti mentre, a bordo di un’auto, risultata intestata ad una donna rumena, entrava nel parcheggio sito in Viale Massobrio.
Il 37enne, dopo aver trafficato davanti all’auto, era uscito a piedi dal parcheggio con in mano un sacchetto di plastica nero e, dopo essersi diretto verso l’area di sosta per i camper ubicata in fondo a Via Montegrappa, si era avvicinato ad un’altra vettura parcheggiata tra due camper.
A quel punto i poliziotti, che lo avevano seguito a piedi, hanno deciso di fermarlo e controllarlo, anche in considerazione della possibilità che l’uomo potesse allontanarsi a bordo dell’auto facendo perdere le proprie tracce.
All’interno del sacchetto vi erano diversi panetti, avvolti in nastro da pacchi, contenenti, complessivamente, circa 6 kg. di hashish.
La successiva perquisizione personale, inoltre, aveva consentito di rinvenire due telefoni cellulari e le chiavi delle due auto “incriminate”.
All’interno di quella dalla quale era stato visto scendere l’uomo, gli agenti hanno potuto constatare che, proprio sotto il parabrezza, vi era un vano che occupava tutta la larghezza dell’auto e che presentava spazi vuoti utili ad occultare tutto lo stupefacente sequestrato.
In particolare, lo sportello in plastica che copriva il vano in questione non era perfettamente chiuso bensì solo appoggiato.
L’auto, pertanto, era stata sequestrata perché ritenuta il mezzo utilizzato per il trasporto dello stupefacente.
In considerazione della flagranza del reato e dell’elevato quantitativo della droga sequestrata, evidentemente non detenuta per uso esclusivamente personale, il 37enne era stato arrestato e condannato a tre anni di reclusione.

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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