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Mentre nelle aule dei tribunali si consuma la battaglia di centinaia di persone per ottenere giustizia per la strage da amianto a Casale Monferrato; un’altra paladina dei diritti dei lavoratori e dei cittadini mancata ieri mattina. Luisa Minazzi; 58 anni; aveva combattuto con forza e coraggio le ingiustizie partite dalla fabbrica della morte: l’Eternit. Il suo coraggio; per; ha lasciato il posto alla crudelt della morte e soprattutto della malattia. Nel 2006 aveva infatti contratto il mesotelioma pleurico; una delle principali forme tumorali causate dal contatto con la fibra killer. Prima di Luisa a morire per amianto era stato il padre; operaio alla Eternit; colpito da asbestosi. Luisa Minazzi; dirigente scolastico; aveva fondato il circolo di Legambiente a Casale Monferrato e da assessore all’ambiente era stata una delle prime ad avviare la bonifica in cittt. La sua storia anche quella di una citt. Come tanti; da piccola; nel cortile di casa aveva giocato con sacchi pieni di amianto sotto il naso. Quando seppe della sua malattia ebbe il coraggio di raccontarla; di vivisezionarla per infondere coraggio a tutti e a s stessa. Un esempio per tutti se n’ andato. L’unica speranza che il suo sacrificio non sia vano. In un’intervista a La7 aveva detto: "chi ha preso dia"; riferendosi al dramma della Eternit. L’auspicio che le sue parole possano trovare attuazione. I funerali di Luisa sono fissati a Casale per gioved mattina alle 9; mentre questa sera alle 21 si reciter il rosario nella chiesa di San Domenico.

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