Voleva realizzare un centro sanitario specialistico di riabilitazione in provincia di Pavia; un progetto avveniristico per chi ha riportato traumi o incidenti ma data lentit della spesa (5 milioni di euro) si era vista costretta a chiedere finanziamenti. Si rivolse (era il gennaio 2008) a Santo Italiano; un novarese che vive a Prato e a Leonardo Ranieri; barese abitante a Milano; che le erano stati presentati da un medico di Genova; ma invece di ottenere quattrini perse 200.000 euro. E unimprenditrice alessandrina; moglie di un medico; che con la sua denunciato i due per concorso in truffa aggravata. Saranno processati a luglio e in quelloccasione lei si costituir parte civile con Tino Goglino. Gli imputati che non sono mai stati interrogati (Ranieri; difeso da Roberto Cavallone; in carcere in Marocco); hanno precedenti penali anche per una truffa al medico ligure caduto a sua volta in un loro raggiro. Allimprenditrice; dice laccusa; si erano falsamente presentati come persone con grande capacit finanziaria: Italiano quale legale rappresentante della Corfindeco con sede in Venezuela che si era aggiudicata la realizzazione di un termovalorizzatore.Garantirono la loro collaborazione a ottenere finanziamenti per costruire quel centro riabilitativo ma chiesero 200.000 euro indispensabili; a loro dire; ad avviare le procedure. Limprenditrice consegn undici assegni circolari; uno di 100.000 euro; altri dieci di 10.000 euro ciascuno ma scopr in seguito che Santo Italiano e Leonardo Ranieri non avevano effettuato la bench minima pratica in suo favore e a quel punto firm un esposto-denuncia.
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