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I beni di prima necessità, le cose più semplici, come i cappelli, i guanti ed i passamontagna, erano oggetti che i soldati impiegati al fronte desideravano per proteggersi dal freddo durante la guerra. In risposta, molte giovani ragazze occupavano le loro giornate lavorando ai ferri per realizzare indumenti da mandare ai militari, che le ringraziavano con delle lettere.

Pochi lo sanno, ma Alessandria vanta una collezione di circa centosettanta tesori culturali tra lettere e cartoline che i soldati alessandrini spedivano dal fronte tra il 1917 ed il 1918.

Gentilissima Signorina, la ringrazio sentitamente del passamontagna che ella mi fece pervenire per mezzo di un mio compagno, il dono da lei fattomi mi è di massima utilità in questi luoghi e in questi tempi. Ebbi l’onore di esaminarlo attentamente e non manco di congratularmi con lei, il lavoro è stato fatto da abilissime mani, questo merita lode. Ringraziandola per quanto ella fece per me, le giungono i miei più sentiti auguri, mi creda.” Questo è il testo di una lettera risalente al 9 marzo del 1918, spedita da un soldato in missione in Albania.

 

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