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Prima uscita pubblica per la Fiat dopo l’accordo di acquisizione della Chrysler, il marchio americano in crisi da alcuni anni e rilevato dalla Casa del Lingotto a inizio anno. chrysler-vendite-novembreL’occasione per presentare al mondo questo nuovo binomio extraeuropeo è stato il Salone dell’auto di Detroit (Michigan), iniziato lo scorso 13 gennaio. A fare gli onori di casa è stato Sergio Marchionne, amministratore delegato italo-canadese del gruppo del Fiat (Abarth, Alfa Romeo e Lancia) e fautore del contratto con la Casa americana. Alla kermesse motoristica americana hanno partecipato quasi tutti i marchi automobilistici mondiali, per provare a rilanciare il mercato, in calo ormai da diversi mesi. Si tratta di un “orgoglio italiano” ha dichiarato il ministro italiano della Difesa, Mario Mauro, durante una breve visita allo stand Fiat-Chrysler, accompagnato dallo stesso Marchionne e John Elkann. Tra le vetture esposte dal gruppo italo-americano, c’erano diverse Fiat 500 e Grande Punto, oltre alla nuovissima Chrysler 200, lanciata proprio nei giorni del Salone e prima vettura nata dal binomio tra Torino e Detroit. Questa vettura non sarà commercializzata in Italia, restando quindi destinata al mercato americano. Una scelta che non ha comunque entusiasmato gli addetti ai lavori, che l’hanno definita “l’ultima di una serie di berline medie Chrysler di scarso successo”.
Una definizione decisamente acida e pungente ben diversa dall’accoglienza riservata alle Fiat 500 al loro debutto negli Stati Uniti. Almeno in quel caso il “Made in Italy” era stato apprezzato perfino dalla critica.

Luca Piana

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