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La toxoplasmosi è una malattia causata da toxoplasma gondii, un coccidio (organismo unicellulare) che ha come ospite definitivo il gatto domestico.
L’infezione negli adulti con sistema immunitario normale e nei bambini è spesso asintomatica o può manifestarsi in una infezione simil-influenzale. Quando la diffusione del parassita nell’organismo cessa a causa della risposta del sistema immunitario,il coccidio si può incistare nei tessuti. Negli individui sani ciò non è un problema, ma in quelli HIV positivi o comunque immuno-compromessi, si può riattivare il coccidio incistato e determinare una pericolosa infezione cerebrale.
Se l’infezione è contratta da una donna in gravidanza, il coccidio può attraversare la placenta e infettare il feto: si può allora verificare o l’aborto o il parto prematuro o la nascita di un bambino con lesioni neurologiche permanenti.
I gatti rappresentano la fonte principale di infezione per l’uomo, ma INDIRETTA.
Sono gli unici animali in cui il ciclo biologico del parassita si può completare, e quindi sono gli unici che possono emettere le oocisti infettanti con le feci.
La maggior parte delle persone contrae questo parassita consumando carne poco cotta o cibo contaminato piuttosto che dal gatto!
Le cisti di toxoplasma si trovano più facilmente nella carne di maiale, di pollo, di pecora e di selvaggina.
Non ci sono dati sulla presenza di cisti di toxoplasma nella carne di bovino.
Ma come fanno i suddetti animali a infettarsi? Il gatto infetto emette le oocisti infettanti con le feci.
Quando queste sporulano, se sono ingerite da un altro animale, l’infestazione si diffonde perché il toxoplasma si incista nei muscoli di quel animale.
I suini ad esempio possono contrarre la toxoplasmosi ingerendo carne, roditori, o uccelli contaminati.
Detto questo vediamo di rispondere alle domande più comuni in merito al pericolo di contrarre la toxoplasmosi da parte delle donne in stato di gravidanza.

Quale probabilità ha una persona di prendere la toxoplasmosi pulendo la cassetta igienica del gatto?
Non molte se si seguono le normali norme igieniche. Le oocisti hanno bisogno di uno o due giorni a temperatura ambiente, per sporulare e diventare infettanti. È consigliata quindi la rimozione giornaliera delle feci e il loro smaltimento in modo da prevenire il contatto con eventuali oocisti. Meglio utilizzare guanti da cucina per toccare la cassetta.

Un gatto infettato emette sempre le oocisti?
Di solito per tre settimane dopo il primo contatto con il coccidio.
Può una persona essere contagiata toccando un gatto infettato?
I gatti infettati fanno feci normali e il mantello non viene contaminato dalle oocisti.
Il gatto di solito si pulisce il mantello dopo ogni defecazione per cui è molto difficile che cio avvenga.

Dott. Raimondo Giorgio Medico Veterinario
Diplomato in Medicina Comportamentale
degli animali d’affezione
Via Francavilla n. 7 Basaluzzo (AL)
0143489962 – 3333156752

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