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Una formula caratterizzata da aree multidisciplinari, eventi serali nelle librerie, biblioteche e spazi fuori dal Lingotto, fra cui il Grattacielo Intesa Sanpaolo.

Massimo Bray ha sciolto ufficialmente le riserve. Sarà il Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, che proprio oggi ha deliberato il testo definitivo del nuovo Statuto al quale il Comitato d’Indirizzo ha lavorato nei mesi estivi, e che formalizza l’ingresso nella compagine societaria di Mibact, Miur e Intesa Sanpaolo accanto a Regione Piemonte, Città di Torino e Città Metropolitana di Torino. Sono anche state annunciate le date del XXX Salone Internazionale del Libro di Torino: si svolgerà da giovedì 18 a lunedì 22 maggio 2017. Un Salone che si annuncia «molto competitivo e allettante» come costi di plateatico per gli editori. Sono i risultati dei lavori dell’Assemblea dei Soci della Fondazione per il Libro, che si è riunita oggi a Palazzo di Città di Torino sotto la presidenza della Sindaca di Torino Chiara Appendino. Sono intervenuti il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, le Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi e della Città di Torino Francesca Leon, il rappresentante di Intesa Sanpaolo Michele Coppola e – in collegamento Skype – Rossana Rummo per il Mibact e Arnaldo Colasanti per il Miur. Ha spiegato la Sindaca Appendino: «Le date di maggio del prossimo Salone non sono una semplice conferma di quanto già annunciato a suo tempo, ma sono frutto di un’analisi condotta ex novo attraverso una consultazione fra i Soci fondatori e gli editori, a partire dagli 80 che hanno dato vita all’Associazione Amici del Salone di Torino e che le hanno valutate come le più idonee in relazione alle loro esigenze di programmazione». La conferma di Bray è il primo tassello della governance del nuovo Salone: il Vice-Direttore generale della Città di Torino Giuseppe Ferrari oggi è stato nominato Segretario Generale della Fondazione per assicurare l’operatività immediata. A questa configurazione si legano le prime anticipazioni sul progetto culturale del Salone di Torino. Sarà un Salone organizzato per aree tematiche, a capo di ognuna delle quali ci sarà un responsabile culturale che vedrà anche il coinvolgimento diretto dei Soci fondatori. A coordinarli non sarà tanto una figura di direttore editoriale unico, quanto una figura-cerniera di «caporedattore», come lo ha definito il Presidente Chiamparino. Novità anche nella gestione della parte commerciale del XXX Salone. Ha spiegato l’Assessora Parigi: «L’individuazione del soggetto che gestirà la parte commerciale del Salone 2017 scaturirà da una procedura di evidenza pubblica, un “dialogo competitivo” com’è definito dal nuovo Codice degli Appalti. La Fondazione per il Libro resta infatti la titolare delle attività commerciali, incassando direttamente gli introiti derivanti dall’affitto degli spazi espositivi e delle biglietterie». Una parte centrale del Salone sarà rivestita dai progetti sviluppati assieme ai due Ministeri soci: quello di alternanza scuola-lavoro ed educazione alla cittadinanza attiva, promosso dal Miur, e quello di promozione del libro e della lettura sviluppato dal Mibact. L’Assessora Leon: «Stiamo dialogando con i più importanti festival culturali d’Italia raccolti nelle Città del Libro, che avranno nel Salone di Torino la loro grande vetrina e anteprima nazionale». Quello del 2017 sarà un Salone sempre più in- e off- al tempo stesso: la sera chiuderà al Lingotto attorno alle 20 per trasferirsi nel centro di Torino con una ricca offerta di eventi nelle librerie, biblioteche, palazzi e altre sedi, in un palinsesto che vedrà il coinvolgimento diretto di tutti i soggetti della filiera del libro e della cultura. Fra i nuovi spazi protagonisti ci sarà il Grattacielo di Intesa Sanpaolo. Intesa Sanpaolo ha infatti ribadito in Assemblea l’intenzione di mettere a disposizione il nuovo Grattacielo per l’intera durata del Salone come spazio per la programmazione di incontri, reading, spettacoli ed eventi. Il progetto del Salone 2017 sarà sviluppato e condiviso con gli editori che lo vorranno, e che ora potranno anche partecipare ai lavori della Fondazione in forma associata. Lo prevede infatti il nuovo Statuto attraverso il Comitato d’Indirizzo. Acquisiti i passaggi agli uffici legislativi dei Ministeri, l’iter per l’approvazione definitiva del nuovo Statuto prevede ora l’approvazione da parte di Giunta e Consiglio della Città di Torino e della Regione Piemonte, e di Intesa Sanpaolo, previo il necessario parere tecnico da parte della Prefettura in qualità di organo di controllo.

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